“Nel 2017 mia moglie mi ha chiesto la separazione, e ho accettato subito. Dopo poco, sono uscito di casa. Da lì è iniziato l’incubo”. Così racconta un uomo classe 1979 la vicenda che per anni lo ha visto intrappolato tra aule di tribunale, denunce e sospetti.

La frattura con l’ex moglie, madre della figlia nata nel 2008, ha rapidamente assunto i tratti di una guerra giudiziaria. L’uomo denuncia di essere stato vittima di accuse false: “Mi hanno falsamente accusato di abuso sessuale su mia figlia e di non aver pagato il suo mantenimento. Per anni non mi è stato permesso di vederla”.

Intanto, la madre – secondo quanto emerso dai procedimenti – avrebbe esercitato una forte influenza sulla minore, convincendola che il padre fosse “un mostro”. La manipolazione, racconta l’uomo, fu tale che la figlia interruppe i rapporti non solo con lui ma anche con i nonni paterni in Messico.

La vicenda approda davanti ai giudici. Due i processi principali: uno per presunti maltrattamenti sulla figlia, l’altro per presunta violenza contro l’ex moglie. In entrambi i casi, l’uomo assistito dall’avvocato Daniele Borgia è stato assolto. “La verità è emersa, ma intanto avevo già perso anni con mia figlia”.

L’ex moglie, secondo ricostruzioni giudiziarie, avrebbe avuto un passato di denunce contro altre persone, tra cui un ex compagno accusato falsamente di aggressione.

L’avvocato Angela Natati

Un punto di svolta arriva nell’estate 2022, quando il padre, ormai esausto ma deciso a non arrendersi, si rivolge all’avvocata Angela Natati. La professionista viene nominata per seguirlo nel procedimento pendente davanti al Tribunale per i Minorenni, avviato su impulso della Procura minorile in seguito alle denunce della madre e davanti al Tribunale di Ferrara.

Da lì si apre una nuova fase. Con il supporto degli avvocati Angela Natati e Daniele Borgia, e l’aiuto dei servizi sociali, inizia un lento riavvicinamento tra padre e figlia. Dopo anni di silenzio, la ragazza accetta di incontrarlo.

Il momento più drammatico arriva dopo un’udienza minorile. La madre, di fronte al desiderio della figlia di mantenere rapporti con i nonni paterni, perde il controllo: “Mi ha insultata, sputata in faccia e tolto le chiavi di casa” ha denunciato la ragazza, che ha registrato l’episodio.

Diversi mesi dopo, un’altra lite porta la minore a chiedere aiuto al padre. L’uomo chiama la polizia e, quella sera, la figlia decide di trasferirsi da lui. Decisione che il Tribunale di Ferrara ha recepito in una sentenza che ha disposto l’affido esclusivo al padre condannando la madre a risarcirgli le spese processuali.

Oggi la ragazza vive con il padre, che ha denunciato l’ex moglie per maltrattamenti ai danni della figlia. “Dopo anni di manipolazioni, mia figlia ha trovato il coraggio di raccontare la verità”, spiega.

La battaglia legale non è finita: il procedimento per calunnia contro l’ex moglie è ancora in corso. Nel frattempo, il padre affronta difficoltà economiche per sostenere le spese legali dei processi penali cui è stato sottoposto ma sempre assolto o archiviato. “Non ho ancora ricevuto alcun risarcimento. Ma il mio obiettivo resta uno: garantire a mia figlia una vita serena”.

Una storia segnata da dolore, accuse e assoluzioni, ma anche da resilienza. Oggi padre e figlia cercano di ricostruire un legame che per anni era sembrato spezzato.