Centinaia di messaggi a tutte le ore del giorno, sempre da numeri diversi e, in alcuni casi, da numeri internazionali. Quando lei, una 40enne, bloccava il numero, lui scriveva da un altro in una escalation di minacce che ha portato la donna offesa a denunciare, ottenendo la misura del divieto di avvicinamento alla dimora e ai luoghi da lei frequentati e disponendo il controllo tramite uno strumento elettronico. All’uomo, un 45enne, viene anche vietato di contattarla attraverso qualsiasi mezzo elettronico o cartaceo.
Le prime avvisaglie già durante la breve relazione quando attraverso messaggi telefonici alternava gli insulti alle scuse. Ciò che avrebbe spinto l’uomo a questi comportamenti sarebbero stati futili motivi, come la preferenza di una giornata in spiaggia con un’amica piuttosto che con lui.
Dalle offese nei messaggi si sarebbe passati a umiliazioni e denigrazioni e nel tempo anche alle minacce come quella di arrivare a Ferrara per “raddrizzarle la schiena” se non avesse risposto o di “rendere la sua vita in un inferno”. Comportamenti che hanno portato la donna a subire un forte stress psicologico, a faticare a dormire. Aveva paura che l’uomo potesse mettere in atto le minacce fatte al telefono.
La donna ha quindi deciso di denunciare, assistita dall’avvocato Denis Lovison, mentre a chiedere la misura del divieto di avvicinamento è stato il pm Andrea Maggioni davanti alla giudice Silvia Marini. “Abbiamo deciso di procedere – spiega contattato da estense.com l’avvocato difensore – per evitare escalation di minacce. Tutelerò la mia cliente in ogni sede con tutti gli strumenti a disposizione nel nostro ordinamento”.
L’ordinanza cautelare emessa dal Tribunale di Ferrara dispone anche che, in caso di mancato consenso da parte dell’uomo all’utilizzo del dispositivo elettronico, questi debba presentarsi ai carabinieri tre giorni a settimana. All’uomo viene inoltre vietato di rientrare nel territorio del comune di Ferrara senza l’autorizzazione del giudice ed viene disposto il divieto di dimora.
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