La Comune di Ferrara aderisce alla giornata di digiuno collettivo per Gaza, indetta dagli operatori sanitari per oggi giovedì 28 agosto su tutto il territorio nazionale.
Insieme alla consigliera Anna Zonari digiunano anche Giuliana Andreatti, Daniela Cataldo, Andrea Firrincieli, Cinzia Pusinanti, Giovanna Tonioli e Marcella Ravaglia. Parteciperemo al presidio organizzato presso la Cittadella di San Rocco per il 28 agosto alle ore 14.
“Oramai – scrivono da La Comune – i numeri prodotti dai crimini orribili che Israele consuma ai danni di chi vive e porta soccorso a Gaza e in Cisgiodania, i numeri del genocidio della popolazione palestinese in corso da 23 mesi, rischiano di creare una carestia delle coscienze. Proviamo a gettare un seme in questo deserto di umanità prendendo a prestito le parole di Susan Abulhawa, scrittrice palestinese-statunitense, che si rivolge agli oppressori sionisti: “Non capirete mai la sacralità degli ulivi, che avete tagliato e bruciato per decenni solo per farci dispetto e per spezzarci un po’ di più il cuore. Nessuno nativo di quella terra oserebbe fare una cosa del genere agli ulivi. […] Non siamo le rocce che Chaim Weizmann pensava avreste potuto spazzare via dalla terra. Siamo il suo stesso suolo. Noi siamo i suoi fiumi, i suoi alberi e le sue storie, perché tutto ciò è stato nutrito dai nostri corpi e dalle nostre vite nel corso di millenni di continua e ininterrotta abitazione di quel pezzo di terra tra il Giordano e le acque del Mediterraneo, dai nostri antenati cananei, ebrei, filistei e fenici, da ogni conquistatore o pellegrino che è venuto e se n’è andato, che si è sposato o ha violentato, amato, ridotto in schiavitù, si è convertito, insediato o ha pregato nella nostra terra lasciando pezzi di sé nei nostri corpi e nella nostra eredità. Le storie leggendarie e tumultuose di quella terra sono letteralmente nel nostro DNA. Non potete ucciderlo o portarvelo via con la propaganda, non importa quale tecnologia di morte usate o quali arsenali di Hollywood e società di media schierate. Un giorno la vostra impunità e arroganza finiranno. La Palestina sarà libera, sarà restaurata alla sua gloria multireligiosa, multietnica e pluralistica, ripristineremo ed estenderemo i treni che vanno dal Cairo a Gaza, a Gerusalemme, Haifa, Tripoli, Beirut, Damasco, Amman, Kuwait, Sanaa e così via, porremo fine alla macchina da guerra sionista-americana di dominazione, espansione, estrazione, inquinamento e saccheggio. … e voi o ve ne andrete, o imparerete finalmente a vivere con gli altri come pari”.
“Da mesi – aggiungono dal gruppo – aderiamo o semplicemente partecipiamo alle numerosissime iniziative che sono nate per denunciare il genocidio della popolazione palestinese, portandone l’eco in Consiglio comunale. Continuiamo a chiedere che Governo e istituzioni agiscano da subito per mettere fine ai crimini di Israele”.
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