Politica
28 Agosto 2025
La consigliera comunale: "È è stata approvata dal Comune tale Procedura Abilitativa Semplificata"

Biometano Villanova. Anche Chiappini (Pd) chiede lumi al Comune

di Redazione | 3 min

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Riprende quelle che sono le richieste dei residenti l’interpellanza del Pd sulla centrale a biometano di nuova costruzione a Villanova. La consigliera Anna Chiappini, che firma il documento, chiede, in prima istanza “se è stata approvata dal Comune tale Procedura Abilitativa Semplificata”.

Due le successive opzioni: “In caso negativo, l’accumulo di materiale non previsto dalla ricetta autorizzata nell’Atto citato ne configurerebbe una chiara violazione; In caso positivo, se è stata modificata la tipologia del materiale da conferimento”. Infine Chiappini chiede “dove si è riversato il percolato prodotto dal trinciato di mais, accumulato sul piazzale asfaltato, in assenza di opere di contenimento, non essendo quella di Villanova ancora una centrale attiva ma un cantiere”.

La consigliera ricorda l’incontro del vicesindaco Alessandro Balboni con i cittadini di Villanova dello scorso 7 agosto. “In tale sede – scrive -, il vicesindaco ha accolto l’istanza dei cittadini di Villanova, rivolta all’Amministrazione Comunale, di instaurare e mantenere un comportamento coerente e leale nei loro confronti, anche attraverso la comunicazione trasparente degli esiti del sopralluogo effettuato successivamente all’incontro, sopralluogo interdetto ai cittadini stessi”.

Passa quindi alle due lettere inviate ad Ausl, carabinieri, Arpae, Consorzio di Bonifica e Comune di Ferrara il 10 e il 17 agosto. Nella prima hanno denunciato “il conferimento e lo stoccaggio, per diversi giorni, di ingenti quantitativi di trinciato di mais, che ha iniziato a fermentare, complici le alte temperature, e a produrre e riversare nel cantiere percolato maleodorante”.

“Questa tipologia di biomassa – scrive la consigliera – non è prevista nella ricetta autorizzata dell’atto sopra citato, che prevedeva l’utilizzo di stocchi di mais insilati per una quantità annua di 30.000 t., oltre ad altre biomasse, a pollina e reflui zootecnici”.

La stessa fa quindi notare che il materiale “andrebbe stoccato in un’area realizzata, collaudata ed efficientemente funzionante, atta a contenere 30.000 tonnellate di biomasse, affiancata da una “rete di raccolta dei percolati”, come da prescrizione del Comune di Ferrara – Servizio Qualità Ambientale Adattamento Climatico, così come dalle altre reti di raccolta delle acque di dilavamento/prima pioggia e acque di seconda pioggia, compreso l’invaso denominato lago e i digestori, nei quali dovrebbero esser convogliate tutte le acque”.

In seguito aggiunge: “Dal parere positivo espresso dal Servizio Ambiente del Comune di Ferrara si evince che “i percolati verranno gestiti attraverso una specifica rete per poi essere ricircolati integralmente nel ciclo produttivo”. Nella stessa Autorizzazione anche il dipartimento di Sanità Pubblica dell’AUSL di Ferrara prescrive, fra le altre misure di contenimento delle emissioni, in particolare quelle odorigene, la pulizia delle griglie di raccolta dei percolati”.

“È nei fatti  – osserva la consigliera – che i digestori non sono ancora stati realizzati e mancano le vasche di raccolta, per cui i cittadini si chiedono dove verranno ricircolati i percolati. Esiste il rischio oggettivo che con le precedenti, recenti piogge il percolato, altamente inquinante, sia stato dilavato in falda. I cittadini, fra l’altro, hanno rilevato grande agitazione nel cantiere, presenza di tecnici ed operai, compreso personale tedesco della Ditta Vorn anche in orario notturno; è stato ricoperto con un telone bianco il cumulo di trinciato, visibile da via del Mare”.

Alla prima segnalazione, come già ricordato anche su questo giornale, “ha risposto solo Arpae, intervenendo ed inviando la relazione al Comune. Alla prima sono seguite altre due segnalazioni via pec, anche al Comune, allo stato attuale senza risposta alcuna”.

“I residenti di Villanova – conclude Chiappini – non sono a conoscenza di possibili atti successivi che possano aver modificato l’Autorizzazione originaria; durante l’incontro con il vicesindaco Balboni, tuttavia, è stato loro comunicato dell’esistenza di una Procedura Abilitativa Semplificata sul cantiere della Centrale di Villanova, presentata da Vorn Bioenergy Italia”.

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