Un delicato intervento di disostruzione tracheale pediatrica è stato eseguito all’ospedale di Cona dall’equipe dell’Endoscopia Respiratoria. La procedura è stata effettuata nei mesi scorsi per rimuovere una grande lesione che occludeva completamente la trachea di un adolescente della nostra regione.
Il paziente era portatore di cannula tracheostomica, in trattamento riabilitativo presso l’Unità Gravi Cerebrolesioni (Ugc) di Cona – diretto da Susanna Lavezzi – a seguito di un grave trauma cranico causato da un incidente della strada. In previsione della rimozione della cannula tracheale è stata effettuata, secondo il protocollo in uso all’interno del reparto Ugc e in condivisione con gli specialisti pneumologi, una broncoscopia di controllo, con riscontro di una voluminosa massa all’interno della trachea, cresciuta proprio nel punto di entrata della cannula.
“Il granuloma è una reazione infiammatoria di difesa dell’organismo che si sviluppa in risposta ad un danno protratto, che in questo caso era legato alla presenza della cannula. Si è prodotto un “tessuto di riparazione” in eccesso attorno alla cannula – spiega Mario Tamburrini, pneumologo interventista – che può arrivare a occludere completamente lo spazio aereo all’interno della trachea, rendendo così impossibile il passaggio dell’aria necessario per la respirazione e mettendo il paziente anche a rischio di pericolose emorragie nelle vie aeree. È stato necessario perciò effettuare una procedura combinata, che prevedeva prima una broncoscopia rigida in anestesia generale (al fine di rimuovere il granuloma tramite l’ausilio di pinze e strumenti capaci di bruciare e coagulare il tessuto) poi completata dalla rimozione effettuata dagli specialisti della clinica ORL”.
“Un intervento simile in un paziente pediatrico – spiega Alberto Papi (direttore dell’Unità Operativa di Pneumologia) – viene effettuato in pochi centri in Italia ed è stato possibile solo grazie ad un complesso lavoro di squadra che ha coinvolto numerosi professionisti della nostra Azienda: in primis i fisiatri (Valentina Bonsangue e Fabio Scaglia) e tutto il team riabilitativo (infermieri, fisioterapisti, logopedisti, operatori socio assistenziali) che da mesi seguono il paziente nell’intero percorso di cura, unitamente all’intera equipe medica e infermieristica dell’Endoscopia respiratoria (coordinatrice Paola Evangelisti), agli anestesisti (Milo Vason e Rita Vitale), otorinolaringoiatri (Giuseppe Di Prinzio e Marianna Manuelli), chirurghi pediatrici (direttore Claudio Vella) e il personale infermieristico della sala operatoria. Grazie alla rimozione del granuloma è stato perciò possibile togliere la cannula. Il controllo endoscopico successivo ha documentato gli ottimi risultati del lavoro svolto con sostanziale ritorno alla normalità della trachea del giovane paziente”.
“Il ragazzo – spiega la dottoressa Lavezzi – presentava la necessità di una forte integrazione multidisciplinare, con il coinvolgimento e di molteplici specialisti. L’Unità Gravi Cerebrolesioni, di concerto con altri reparti e servizio dell’ospedale di Cona assicura ai pazienti – anche più gravi – di usufruire di alte competenze ed expertise da parte dei diversi professionisti”.
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