“Si susseguono gli avvistamenti di lupi nelle campagne ferraresi; non più solo nel Mezzano e nella zona di Campotto, dove sono avvenuti i primi avvistamenti nel 2018, oramai in tutto il territorio provinciale vengono avvistati esemplari di lupi, sempre più spesso in branchi, che si avvicinano sempre di più alle abitazioni”.

Per il direttore di Confagricoltura Ferrara Paolo Cavalcoli “occorrono soluzioni immediate per impedire che accada nuovamente ciò che è avvenuto con altre specie che oggi stanno dilaniando il nostro territorio, come la nutria, o arrecando danni enormi alle coltivazioni, come la cimice asiatica”.
Per Cavalcoli “ciò che sta accadendo in questi giorni a Rimini, con cani e gatti sbranati da branchi di lupi, allevatori che vedono il loro bestiame continuamente assediato, non solo al pascolo ma anche presso le stalle, con sempre più numerose segnalazioni di animali aggrediti, lupi che oramai scorrazzano tra strade e giardini in cerca di cibo, non può lasciarci indifferenti, perché se non verranno adottate tempestivamente adeguate misure, il numero dei lupi nel nostro territorio crescerà a dismisura, e sarà l’ennesima specie fuori controllo”.
“Ecco perché – aggiunge – torno a suggerire un intervento da parte delle istituzioni che preveda la sterilizzazione di un determinato numero di capi. L’incapacità di assicurare un equilibrio tra la presenza della fauna selvatica e l’uomo porta ad uno stravolgimento degli habitat naturali che difficilmente potrà essere ripristinato”.
“Non sono contrario alla presenza del lupo nei nostri territori – continua Cavalcoli –, che se gestita correttamente può portare ad un riequilibrio ecologico perché, in quanto predatore apicale, il lupo può svolgere un’azione di controllo delle popolazioni di ungulati, come daini, caprioli e cinghiali, anch’essi in rapida crescita numerica nella nostra provincia. Ma ripeto, l’uomo ha il compito di controllare la presenza delle varie specie animali, per garantirne la convivenza con l’uomo, quella tra le stesse varie specie, garantire la conservazione della biodiversità”.
“Dobbiamo evitare che le nostre stalle diventino il supermercato dei lupi – conclude il direttore di Confagricoltura Ferrara – , che ci si trovi costretti a dover difendere gli animali da cortile o a dovervi rinunciare, occorre garantire la sicurezza e l’incolumità pubblica, perché il numero crescente dei lupi farà accrescere il problema sia per la sicurezza stradale, sia per coloro che, a passeggio (magari con il proprio cane), facendo footing, se non addirittura vicino alla propria abitazione, dovessero trovarsi faccia a faccia con uno o più lupi. Occorre ammettere che di tutto ciò il lupo non ha alcuna responsabilità, come non l’hanno le nutrie e gli altri animali invasivi, perché la colpa è da attribuire a chi, non assumendo decisioni, lascia che le situazioni degenerino invocando un equilibrio naturale che ormai da alcuni anni è evidentemente sovvertito”.
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