di Mario Zamorani*
Mio nonno si chiamava Mario Zamorani, era ebreo e ora è sepolto al cimitero ebraico di Ferrara.
Sua sorella si chiamava Maria Zamorani, era ebrea, era medico pediatra, ricercata dai nazifascisti si nascose in un luogo che conosceva bene, dove curava i malati, all’ospedale sant’Anna. Morì su un treno diretto ad Auschwitz, probabilmente suicida, avendo come medico la possibilità di farlo.
Oggi a Ferrara è scoppiata la meschina polemica a proposito della foto di Anas Al Sharif, corrispondente di Al Jazeera, ucciso in un bombardamento isrealiano, collocata dai proPal di Ferrara al muretto di via Martiri della libertà dove il 15 novembre 1943 11 cittadini ferraresi furono uccisi dai fascisti nel primo eccidio di guerra civile in Italia.
Il sindaco Fabbri ha invitato il prefetto a rimuovere la foto. Anche se il regolamento comunale di polizia urbana gli consentiva (e imponeva) di farlo in quanto sindaco. E’ stato furbo, forse furbastro. Comunque la foto è stata per fortuna rimossa.
Io potrei mettere in quel luogo la foto della mia prozia e molti altri ferraresi potrebbero fare altrettanto. E visto che i conflitti armati nel mondo sono tantissimi, altri potrebbero chiedere di collocare persino migliaia di foto di persone uccise per arma bianca, fucile o bombardamento. Se questa è la logica, potremmo vedere migliaia di foto in quel luogo.
Parentesi: la persona di cui stiamo parlando per alcuni era un giornalista e nulla più, per altri era un simpatizzante di Hamas e inneggiava al Pogrom del 7 ottobre quando 1200 israeliani vennero uccisi fra canti e balli e 250 presi in ostaggio. Non so chi abbia ragione. Sul conflitto fra palestinesi, governati e rappresentati dai terroristi di Hamas, principali aguzzini dei palestinesi stessi, e Israele, si dicono cose per lo più di purissima ideologia, i pregiudizi prevalgono su analisi e ragionamenti. In Israele due milioni di persone manifestano contro Netanyahu mostrando al mondo che Israele resta ed è una democrazia, mentre i palestinesi sono ancora oggi governati dai tagliagole di Hamas. Andrebbero liberati in primis dai capi di Hamas, e poi dalla furia bellicista del primo ministro israeliano.
Ma qui e ora la questione è: esiste ancora la storia o esiste solo il ghiribizzo di tanti che con un atto arrogante e stupido pretendono di riscrivere la storia affiancando ad una strage fascista un morto in un bombardamento come fossero la stessa cosa? Confondere le proprie personali idee, giuste o sbagliate, sull’attualità con la storia produce un arretramento culturale pericolosissimo. La storia, normalmente, viene riscritta dalle dittature.
*Pluralismo e dissenso – +Europa
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