Egregio Direttore,
Il 14 agosto, nel tardo pomeriggio, a mio suocero, pensionato di 76 anni, è stata rubata la bicicletta elettrica comprata da pochi mesi. Gli è bastato voltarsi un attimo a salutare alcuni amici seduti su una panchina tra la scuola elementare Ercole Mosti e la chiesa Sacra Famiglia e la bici era sparita.
Non si trattava di un mezzo qualunque: era dotata di un dispositivo che, attraverso la rete Dov’è di Apple, ne segnala la posizione in un raggio di qualche decina di metri. Con questa informazione, mio suocero si è recato subito dai Carabinieri, che hanno raccolto la denuncia e lo hanno accompagnato fino all’area in cui la bicicletta risultava localizzata. Ma, non trovandola su suolo pubblico, non hanno potuto fare altro.
Abbiamo così scoperto una realtà che forse non tutti conoscono: se la refurtiva si trova in una proprietà privata, le forze dell’ordine non possono intervenire senza ulteriori elementi che consentano alla magistratura di agire. Nel frattempo, i ladri hanno tutto il tempo di disfarsi della bici o di rivenderla.
Gli è stato anche detto che a Ferrara vengono presentate ogni giorno dalle 5 alle 7 denunce di furto di biciclette elettriche.
Facciamo un rapido calcolo: ipotizzando un costo medio di 1.000 euro per una e-bike, significa che ogni anno i cittadini ferraresi perdono beni per circa 2,2 milioni di euro. Una cifra enorme, che pesa sulle famiglie e che scoraggia l’uso di un mezzo ecologico, salutare e sempre più necessario per la mobilità urbana.
Al danno, la beffa: alla domanda che mio suocero ha fatto a molti conoscenti, anche vittime di furti simili “che faccio, ne compro un’altra?” la risposta più frequente è “puoi farlo, ma probabilmente nel giro di un anno la ruberanno di nuovo”. Alcuni dei suoi conoscenti hanno subito il furto di due biciclette.
Concludo con un interrogativo rivolto a istituzioni e cittadini: cosa si può fare per ridurre il dispiacere, il disagio e la sfiducia di persone derubate – spesso anziani, che non guidano più ma vorrebbero continuare a muoversi in città e in provincia con un mezzo leggero ed ecologico? Dobbiamo davvero rassegnarci a vivere in una città dove possedere una bicicletta elettrica non è consigliabile?
Cordiali saluti,
Michele Stella