Spal
18 Agosto 2025
Presentati i primi dieci volti che andranno a lottare sui campi dell'Eccellenza. Iglio sarà il capitano: "Restare è stata una decisione sentita, voluta e adesso non voglio fare altro che ripartire con la speranza di poter fare bene"

Le prime parole della nuova Spal: “Il gruppo c’è, in campo per vincere”

di Davide Soattin | 6 min

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Una sola missione: permettere alla Spal di tornare giocare su palcoscenici ben più prestigiosi. Dai veterani ai più giovani, passando per chi ha scelto Ferrara dopo esperienze importanti altrove e chi invece è tornato a casa, il messaggio che arrivato lunedì pomeriggio (18 agosto) dalle presentazioni dei primi dieci giocatori che andranno a comporre il gruppo della nuova Ars et Labor in Eccellenza è stato unanime: riportare riportare Ferrara e i suoi tifosi là dove la storia e il blasone biancazzurro meritano di stare. Una promessa messa subito nero su bianco da “due leader dello spogliatoio” come li ha definiti il ds Antenucci, vale a dire il terzino destro Giuseppe Iglio (classe 2001) – ex Spal Srl e nuovo capitano della società di patron Molinari – e da Manuel Ricci, mediano classe 1990, ex – tra le altre – di Lazio, Salernitana, Reggiana e Juve Stabia.

“Conosco il valore di questa realtà – esordisce Iglio – e ho quindi colto subito l’occasione che mi ha dato il direttore. Ho scelto di rimanere a Ferrara perché voglio far vedere quello di cui sono capace, dopo le ultime due stagioni davvero molto difficili. Ho la voglia di riportare Ferrara dove conta, sono contento di essere qua e darò il massimo per poter gioire insieme alla nostra gente. È stata una decisione sentita, voluta e adesso non voglio fare altro che ripartire con la speranza di poter fare bene. Abbiamo tanta ambizione. La fascia da capitano? Spero di aver appreso tutti gli insegnamenti possibili in questi anni e di farne tesoro. Sappiamo che dobbiamo vincere e che farlo non è mai facile, ma noi ce la metteremo tutta“.

Gli fa eco Ricci: “Parlando col direttore ho capito che c’era la volontà di iniziare un progetto a lungo termine e non ci ho pensato due volte, per il blasone e la storia della società. Oggi mi sento emozionato e lusingato di far parte di questa rinascita. La stessa emozione che ho provato quando ho varcato la porta del centro sportivo. Ho giocato in tanti posti, ma difficilmente ho trovato una struttura così importante, in cui noi dobbiamo solamente pensare a fare i giocatori. È indubbiamente un valore aggiunto. Dovremo ragionare passo dopo passo. Abbiamo addosso una pressione bella, giusta e non dovremo mai sbagliare atteggiamento perché indosseremo una maglia importante e rappresenteremo una società storica”.

Insieme a Iglio e a Ricci, a parlare è toccato poi ad Andrea Dall’Ara (difensore centrale che arriva dal Chievo, 1994) e ad Alessandro Giacomel (portiere che ha vestito le maglie di Pontedera, Empoli, Virtus Verona e Caldiero Terme, 1998), altri “due importantissimi tasselli a livello tecnico e di leadership” ha voluto sottolineare Antenucci. Per il primo, che sarà vice capitano, l’obiettivo sarà “risalire il prima possibile e riportare la Spal tra i professionisti”. “Il direttore – ha spiegato – mi ha cercato, mentre ero senza squadra. Dire di no a questa piazza storica era difficile. È stata quindi una trattativa veloce perché da entrambe le parti c’era la volontà di fare questo matrimonio. Si sta creando davvero un bel gruppo, pronto a battagliare ogni domenica perché sappiamo che tutti i nostri avversari, su ogni campo, giocheranno alla morte contro di noi per fare bella figura e metterci i bastoni tra le ruote”.

Sente invece la responsabilità Giacomel: “La responsabilità c’è e mi fa molto piacere. È un modo in più, uno sprono, per fare meglio. Da parte nostra faremo il possibile per riportare Ferrara e la tifoseria nelle categorie in cui meritano di stare. So che ogni domenica, dietro la mia porta, quando giocheremo in casa, ci sarà una bellissima curva pronta a tifare per noi e non può che essere tanta roba. A fine stagione stavo seguendo il mercato della Serie C per trovare una squadra, quando ho ricevuto la chiamata del mio procuratore che mi diceva dell’interesse della Spal. L’interesse è stato subito reciproco e siamo subito riusciti a concretizzare la trattativa. Idoli? Sono cresciuto col mito di Manuel Neuer ai tempi dello Schalke 04 e mi ispiro lui. Mi piace pensare al ruolo di portiere in chiave moderna, più attento al dettaglio”.

Dalla porta all’attacco, Paolo Carbonaro (attaccante che ha giocato con Palermo, Venezia, Monza, Messina, Trapani e Manfredonia tra le tante, 1989) e Luca Senigagliesi (esterno offensivo con un passato anche nella Recanatese e nel Grosseto, 1998) sono “due giocatori offensivi forti” per dirla con le parole di Ante7. “Non sono una punta che finalizza il gioco – ha detto Carbonaro – ma che cerca di fare gioco. Quel tipo di giocatore che porta l’acqua al mulino della squadra. Tutti dobbiamo cercare con le nostre personalità e caratteristiche di portare qualcosa di buono a casa per la Spal. Il mio obiettivo è dimostrare, a 36 anni, di poter giocare per una squadra come la Spal“. Si definisce invece “operaio” Senigagliesi: “Mi metto a disposizione del gruppo. Giocare qui è un onore e non vedo l’ora di scendere in campo. Puntiamo a vincere il campionato e a rinascere insieme alla società”.

Linfa verde a centrocampo con due “centrocampisti di qualità e quantità” ha affermato Antenucci, in una zona del campo che “dovrà essere l’anima della squadra” dove i palloni passeranno anche per i piedi di Marzio Di Bartolo (mezzala svincolata ex Notaresco, 2003) e Leonardo Mazza (mediano che alle spalle ha esperienze anche con Bologna, Mantova, Ternana, Prato, 2000).  “Stiamo lavorando molto duramente per prepararci alla stagione” ha detto il primo (cresciuto nelle giovanili della Roma), mentre il secondo (cresciuto nel vivaio del Bologna) – a proposito della concorrenza nella zona mediana del campo – ha parlato “di un plus che serve a dare il massimo. Io sono a disposizione, mi sto allenando forte per farmi trovare pronto. Tutti dobbiamo usare i nostri mezzi per essere pronti per fare il massimo e continuare a costruire il bel gruppo che passo dopo passo stiamo dimostrando di essere in queste settimane”.

Nella nuova Spal c’è anche un ferrarese, di Portomaggiore. È il classe 1999 Mattia Cozzari, che ha giocato in passato con Mantova e Prato: “Sono cresciuto in questa città e la voglia di regalare una gioia ai tifosi a fine anno è grande. Speriamo che tutto vada per il meglio. Ferrara è una città che conosco, per me è un onore rappresentarla. Così come conosco bene l’attaccamento dei tifosi alla squadra, perché sono stato diverse volte a vedere la Spal. Sento in me una grande responsabilità. Come tipo di giocatore mi piace molto McTominay del Napoli, è davvero un talento”. Si ispira invece a Nuno Mendes del Paris Saint Germain il terzino sinistro Simone Mazzali (2002, ex tra le altre di Carpi, Legnago e Dolomiti Bellunesi): “Ha la mia stessa età e sta facendo una grandissima stagione. Ho la consapevolezza di essere arrivato in una grande squadra, che non ci azzecca nulla con questa categoria. Stiamo lavorando sodo, sapendo che vincere non è mai facile, ma ce la metteremo tutta affinché a fine anno si possa centrare l’obiettivo a cui tutti aspiriamo“.

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