Cispadana: “Finalmente un confronto aperto a Ferrara”
È positivo che si sia aperto un confronto nell’ambito provinciale ferrarese sulla vicenda Cispadana
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Il bonus “extra” da oltre 50mila euro liquidato all’ex direttrice generale Monica Calamai, per il raggiungimento di obiettivi durante la gestione dell’Azienda Usl e dell’ospedale Sant’Anna, finisce nel mirino del consigliere Gianella
L'intervento di Rete per la Pace Ferrara dopo aver riportato la foto del reporter palestinese al muretto del Castello Estense
A intervenire questa volta è l'ex sindaco di Portomaggiore, Aurelio Pariali, che attraverso un articolato comunicato invita a "guardare oltre i facili entusiasmi" e ad affrontare il piano con maggiore conoscenza e prudenza
La fotografia di Anas al Sharif, giornalista palestinese ucciso a Gaza insieme a cinque colleghi, è tornata ieri (13 agosto) accanto alla targa commemorativa dei caduti del 1943 in corso Martiri della Libertà
Il Partito Democratico di Ferrara esprime la propria ferma contrarietà alla presa di posizione del Sindaco che ha sollecitato il Prefetto a intervenire per evitare che azioni simili a quella avvenuta nei giorni scorsi, durante una manifestazione indetta per esprimere solidarietà al popolo palestinese, “possano alimentare un odio viscerale verso gli ebrei”.
Cosa sollecita tanta preoccupazione da parte del Sindaco della città di Ferrara? L’utilizzo di una foto. Quella del giornalista palestinese, Anas al Sharif, 28 anni, ucciso domenica scorsa dall’esercito israeliano in una tenda nella città di Gaza, assieme ad altri quattro giornalisti e due civili.
La foto del giornalista ucciso è stata posizionata al termine di una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica di Ferrara circa il genocidio in atto del popolo palestinese, presso la lapide commemorativa dell’eccidio del 1943, dove undici persone vennero giustiziate dai fascisti in corso martiri della Libertà. La foto temporaneamente lì posizionata, da censurare per il Sindaco, è appunto quella che ritrae il giovane giornalista palestinese.
Chi è Anas? Anas è il 184 esimo giornalista palestinese ucciso durante un bombardamento mirato dell’esercito israeliano, ritenuto un terrorista da Israele, secondo però documenti non verificabili per autenticità. In realtà, corrispondente di Al Jazeera, rimasto uno degli ultimi giornalisti presenti a Gaza, molti dei suoi lavori che ritraevano le reali condizioni di vita nella striscia, erano circolati in tutto il mondo attraverso i social.
Ricordiamo al Sindaco che proprio i partiti della sua maggioranza che governano l’amministrazione di Ferrara hanno votato una mozione nel marzo scorso che, seppur diversa da quella proposta dal PD e dagli altri partiti di minoranza, “impegnava il Sindaco ad attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei ministri e il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale affinché l’Italia riconoscesse ufficialmente lo Stato di Palestina, in coerenza con le risoluzioni delle Nazioni Unite. Ed inoltre, con ancora più precisione: promuovendo iniziative di sensibilizzazione sull’importanza del riconoscimento dello Stato di Palestina senza adottare posizioni squilibrate che rischino di trasformare un tema così complesso in una battaglia ideologica.
Proprio richiamando le ultime parole della mozione votata dalla sua maggioranza, le chiediamo di farsi portavoce di tali istanze e, in modo particolare, di non trasformare in battaglie ideologiche (a lei per altro distanti, veda le sue quasi nulle partecipazioni alle commemorazioni dei caduti), temi tanto importanti.
È evidente che abbia scordato o rimosso tali parole dal proprio orizzonte politico se ha rivolto un invito al Prefetto – massima carica rappresentativa dello dello Stato a Ferrara – a interdire la libera espressione dei cittadini di Ferrara a favore delle condizioni di una popolazione che, giorno dopo giorno, scuotono la coscienza dell’opinione pubblica mondiale, attraverso la censura di una foto.
Come PD affermiamo, quindi, il diritto irrinunciabile di poter manifestare oggi, condannando sempre ogni forma di violenza, nel rispetto di ogni civile comportamento – ma senza censure. Al fine di non alimentare conflitti ideologici che per temi di questa natura e importanza non dovrebbero sussistere, richiamiamo l’attenzione massima delle nostre istituzioni, tutte, a disconoscere un governo, quello israeliano, sempre più isolato nel contesto internazionale.
Segreteria comunale e gruppo consiliare PD Ferrara
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