di Nicolò Govoni
Soddisfatto della prima uscita della nuova Ars et Labor, ma consapevole dal tanto lavoro che ancora c’è da fare: mister Di Benedetto, al termine del test con Masi Torello, ha fatto il punto della situazione in casa biancazzurra, a dieci giorni dall’avvio ufficiale di stagione.
“Mi concentro su di noi: siamo ancora al 20%, ma sono fiducioso, perché siamo sulla strada giusta per arrivare al 100% nel prossimo mese”, queste le parole dell’allenatore biancazzurro. “Nei soli dieci allenamenti che abbiamo nelle gambe, ci siamo dedicati al lavoro sui principi che terranno in piedi il nostro gioco, poi nel tempo entreremo nello specifico: ma in fase di possesso li abbiamo rispettati e siamo stati propositivi”.
“Nel primo tempo, però, ci sono mancati gli ultimi 20-25 metri: probabilmente la poca brillantezza è dovuta ai carichi di lavoro e alle gambe pesanti. Ma sul piano del gioco abbiamo dominato” aggiunge.
“Così come mi è piaciuta la fase di non possesso”, prosegue Di Benedetto. “Sulle palle perse abbiamo cercato subito di riaggredire, siamo stati alti esercitando una buona pressione e costringendo l’avversario a gettare via il pallone. Questa è la mia filosofia: non è semplice che sia acquisita in così poco tempo, ma mi ritengo soddisfatto”.
Siamo solo all’inizio, e il lavoro da fare, però è ancora tanto: “I ragazzi danno una grande disponibilità, si applicano e spingono molto: è davvero un bel gruppo. Adesso, però, ci fermiamo per un paio di giorni: dopo tanti allenamenti e una partita come quella di oggi, serve staccare un attimo per recuperare brillantezza”.
Si riparte domenica: “Entriamo nella settimana tipo che ci porterà all’impegno di Coppa (contro il Mesola, ndr). Per mettere altri minuti nelle gambe faremo un’altra amichevole”, in programma al centro sportivo di via Copparo il 20 agosto alle 17.30, contro il Granamica.
Ci sono tanti ragazzi in fase di valutazione che si sono aggregati al gruppo, tra cui Lieoajnieks, Stoskovic e il blocco argentino arrivato nei giorni scorsi: “Ci diamo altri quattro allenamenti per decidere, perché è difficile lavorare in ventinove”.
Si sono messi in mostra, invece, alcuni singoli, come Gabriele Mazza, autore di una doppietta contro Masi Torello: “Lo conosco dai tempi del Palermo”, commenta il mister, “abbiamo vinto un campionato insieme. È volenteroso e dà l’anima in campo, può essere un profilo adatto a noi. Attacca anche bene gli spazi: a me piace giocare, ma, quando incontriamo una difesa alta, va attaccata la profondità”.
E così Iglio si avvicina a diventare il capitano biancazzurro: “È uno dei leader della squadra insieme a Dall’Ara e Ricci. Ha scelto di rimanere qui e ha voglia di riscatto. Merita la fascia, in estate ha lavorato bene: significa che aveva il pensiero rivolto a questa squadra”.
Infine, un pensiero ai più di trecento spettatori che hanno assistito alla partita: “Ringrazio il pubblico. È un motivo d’orgoglio vedere così tanti tifosi alla vigilia di Ferragosto. È stato un bel segnale. Dobbiamo meritarci sul campo il rispetto della gente, arrabbiata per quello che è successo. Poi, quando si vuole bene a una squadra, le categorie non contano: ma la maglia va sempre onorata”.
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