di Tommaso Piacentini
Per il ponte di Ferragosto quest’anno sono previsti oltre 12 milioni di spostamenti di autoveicoli in tutto il Paese. L’esodo è da bollino rosso su strade e autostrade, così qualche turista cerca di rifugiarsi in un’oasi di tranquillità dal caos delle code e delle metropoli, non rinunciando alla storia e alla cultura. È proprio l’assenza dell’overtourism, il fenomeno di presenze turistiche eccessive nelle località di villeggiatura, il fattore vincente di Ferrara secondo le opinioni raccolte in questi giorni da chi ha scelto la nostra città come meta delle proprie vacanze.
Un minor affollamento che, come rovescio della medaglia, ha un altro dato particolarmente rilevante: il 75% degli intervistati ha dichiarato di essere qui di passaggio, di ritorno o in partenza per le ferie o perché alloggiati in altre città.
“Noi siamo a Bologna e con il treno ci stiamo spostando per visitare le città limitrofe, come Ferrara, Ravenna, Modena e Parma” sono le parole di Jorge Gonzales, venuto da Malaga con moglie e figlia. “Oggi visiteremo la cattedrale, il castello, via delle volte … per il resto dipenderà dal caldo”.
“Noi veniamo da un paese tra le province di Milano e Varese e stiamo andando in Abruzzo, per cui abbiamo fatto tappa a Ferrara” ha dichiarato Roberto Aloia, in viaggio insieme alla famiglia. Attratto dalla nostra città per la sua importanza storica, è rimasto affascinato dalla numerosa presenza di biciclette: “So che Ferrara è città patrimonio dell’Unesco, a casa ho un’enciclopedia che ne parla. Di particolare qui avete le biciclette, è una bella cosa”.
Di passaggio anche una coppia di aretini, Paola e Massimo: “Una bella città, vicina e di strada anche per altri posti, strategica e storica. L’architettura è particolare rispetto ad altre città italiane, sicuramente interessante”. Un punto negativo, secondo Paola, per l’economia cittadina ma positivo per chi la visita è ancora una volta la quiete: “Non c’è tantissima gente oggi, mi dispiace per la città perché magari ci sono pochi turisti ma è piacevole da visitare”.
“Siamo qui solo per oggi – hanno dichiarato Andrea e Benoît, genitori di due figli, provenienti da Longwy, un paese della Francia nord-orientale, al confine con Belgio e Lussemburgo -. Siamo venuti a conoscenza di Ferrara grazie alla Guide du Routard, una guida francese con vari itinerari dell’Emilia-Romagna. Per adesso abbiamo visitato solo il castello, ma dobbiamo ritornare a Bologna, quindi forse visiteremo il palazzo dei Diamanti”.
Un paio di giorni di soggiorno anche per una famiglia di romani: “Siamo di passaggio per tornare a Roma dopo la nostra vacanza in montagna in Friuli – le parole di Tiziana Rossetti e Antonio Veredice -. È già la seconda volta che visitiamo Ferrara, la prima per i bambini”. Le attrattive principali anche per loro rimangono il castello estense, palazzo dei diamanti, oltre al quartiere ebraico, che si sono prefissati di visitare in giornata: “Il punto di forza di Ferrara è che è molto compatta, è molto facile da visitare a piedi perché è tutto vicino e le distanze sono ridotte”. Un punto che si potrebbe valorizzare? “Una passeggiata con audioguida che spieghi i punti principali della città senza stare sempre con il cellulare in mano – ha proposto Tiziana -. In una città che abbiamo visitato c’erano percorsi fatti con una segnaletica orizzontale, potevi scegliere diversi percorsi e secondo me Ferrara si presterebbe bene essendo tutto molto compatto”.
L’attrattività della città estense è determinata anche dagli eventi ospitati: “Noi siamo venuti più volte in visita a Ferrara, anche per i Buskers” ha dichiarato Simona Spadavecchia da Milano, che, insieme al marito Gianluca e ai figli, ha optato per un più lungo soggiorno: “Abbiamo preso un appartamento qui in centro e soggiorniamo per una settimana. Rispetto a Milano è una città più tranquilla, c’è meno caldo, la gente è più educata. Di negativo c’è che non ci sono gli orari dei negozi: aprono e chiudono a caso e quando sei abituato al fatto che sono sempre aperti è un po’ difficile”.
“Noi soggiorniamo una settimana a Padova e abbiamo voluto visitare diverse città limitrofe: siamo a Ferrara solo per oggi – ha riferito Francisco Paco da Madrid -. Abbiamo visitato il castello e il duomo, ci piace visitare le città d’arte, scoprirne le architetture dal punto di vista di comuni cittadini”
Anche per Paco la chiave di volta del successo di Ferrara sta nella sua tranquillità: “Qui non c’è il turismo di massa. Siamo stati a Verona, a Bologna: città molto affollate. Qui ci sembra tutto più tranquillo e rilassante”.
Concludendo, per i turisti estivi Ferrara è il giusto intersecarsi tra bellezza architettonica e storica senza doversi fare largo a gomitate: una lama a doppio taglio?