Ferrara si conferma un’oasi protetta dagli incendi boschivi, ma le autorità non abbassano la guardia. Secondo i dati diffusi dai carabinieri forestali, nella provincia non si è registrato alcun rogo boschivo dall’inizio dell’anno al 31 luglio, un risultato significativo se confrontato con altre aree dell’Emilia-Romagna. Tuttavia, le fiamme non sono mancate nei campi: circa 30 gli incendi che hanno interessato aree agricole, segnale che il rischio resta concreto.

Proprio per prevenire situazioni critiche nel periodo di Ferragosto — quando aumenta il pericolo di comportamenti imprudenti e di accensione di fuochi illeciti in spiaggia — i carabinieri forestali hanno predisposto un piano straordinario di sorveglianza nei lidi di Comacchio. Sei pattuglie presidieranno le aree litoranee, integrandosi con volontari di protezione civile, vigili del fuoco, polizia locale e il Reparto Carabinieri Biodiversità di Punta Marina. La vigilanza sarà particolarmente intensa nelle riserve statali del Boscone della Mesola e della pineta di Volano, ambienti di altissimo valore naturalistico.

L’attenzione è massima: circa il 60% degli incendi boschivi in regione nasce da comportamenti negligenti o imprudenti, spesso senza volontà dolosa ma con conseguenze gravi. Per chi provoca un incendio colposo la legge prevede pene da due a cinque anni di reclusione, mentre per gli incendiari dolosi si può arrivare fino a dieci anni.

La Sala Operativa Unificata Permanente della Regione Emilia-Romagna coordinerà in tempo reale le forze in campo, garantendo l’invio tempestivo di pattuglie nei primi minuti da un’eventuale segnalazione. Le autorità raccomandano massima prudenza: fuochi accesi solo in aree attrezzate e attenzione a braci, scintille e residui di combustione, per non trasformare il Ferragosto in un’emergenza.