La fotografia di Anas al Sharif, giornalista palestinese ucciso a Gaza insieme a cinque colleghi, è tornata ieri (13 agosto) accanto alla targa commemorativa dei caduti del 1943 in corso Martiri della Libertà. Gli organizzatori della manifestazione, promossa da Rete per la Pace, hanno deciso di non lasciarla sul posto al termine dell’iniziativa, per evitare che potesse essere nuovamente danneggiata.
Il gesto di ieri arriva in risposta all’atto vandalico avvenuto nella notte tra l’11 e il 12 agosto, quando la cornice con la foto di Anas, posata durante una cerimonia in suo onore da Ferrara per la Palestina, era stata distrutta e gettata nei rifiuti dopo poco il termine dell’omaggio.
“Condanniamo con forza questo gesto vile – dichiara Carola Peverati, portavoce di Cittadini del Mondo -. Offende non solo la memoria di Anas e dei suoi colleghi tutti giovanissimi, ma anche la storia della nostra città e i valori di libertà che quella lapide rappresenta”.
“Ogni mercoledì saremo in piazza per commemorare le vittime palestinesi – ricorda Peverati -. Mercoledì prossimo, il 20 agosto, sarà dedicato proprio ai giornalisti uccisi a Gaza. Saranno momenti di ricordo, ma anche di denuncia perché la libertà di stampa è sotto attacco e chi racconta la verità non può essere lasciato solo”.
Annuncia poi che il mercoledì successivo, il 27 agosto, sarà occasione di ricordare gli operatori sanitari che hanno perso la vita a Gaza. “In tanti ci chiedono cosa possono fare – spiega in chiusura Peverati -. Ad ogni iniziativa distribuiamo dei volantini che spiegano in modo chiaro come individuare le aziende che sostengono le politiche israeliane contro i diritti palestinesi”. Si tratta di una guida pratica, ispirata alle campagne internazionali di boicottaggio del movimento Bds (Boicottaggio, disinvestimento e sanzioni).
Questa operazione di “spesa consapevole”, spiegano gli organizzatori, vuole trasformare un gesto quotidiano in un atto di resistenza civile, affinché chiunque, anche con piccole scelte, possa contribuire alla solidarietà attiva con il popolo palestinese.
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