Portomaggiore
14 Agosto 2025
L'ex sindaco di Portomaggiore invita a cautela: sviluppo sì, ma senza trasformare il paese in un "dormitorio" per lavoratori stranieri

Fri-El Green House. Pariali: “No a nuovi flussi migratori”

di Redazione | 2 min

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Portomaggiore. Sul tavolo dello sviluppo economico della provincia di Ferrara, il progetto di investimento della società Fri-El Green House continua a far discutere. A intervenire questa volta è l’ex sindaco di Portomaggiore, Aurelio Pariali, che attraverso un articolato comunicato invita a “guardare oltre i facili entusiasmi” e ad affrontare il piano con maggiore conoscenza e prudenza.

“Abbiamo tutti avuto modo di apprendere dalla stampa – scrive Pariali – dei piani di investimento della società Fai-El Green House che riguarderebbero la Provincia di Ferrara, toccando alcuni territori comunali, tra i quali Ostellato, Comacchio e Portomaggiore”. Se da un lato, nota l’ex sindaco, “sono arrivati commenti tendenzialmente trionfalistici, vuoi per i posti di lavoro, vuoi per l’indotto economico”, dall’altro “non mancano posizioni critiche verso alcune tipologie di investimento, per i rischi indiretti che gravano sull’ambiente e sul tessuto sociale”.

Per Pariali, “il progetto, nel suo complesso, deve essere esaminato e conosciuto un po’ più a fondo di quanto non ci sia dato di conoscere attraverso i semplici comunicati di stampa”. L’ex primo cittadino parla di una sfida economica di rilievo: “Credo che ci troviamo di fronte a un ‘new deal’ per la Provincia di Ferrara. La mole di investimenti e il connesso incremento occupazionale rappresentano certamente uno spessore interessante; le ricadute sul territorio possono costituire un fenomeno interessante ed occasioni di sviluppo anche per soggetti terzi, imprenditori e non”.

Ma l’avvertimento è netto: “I rischi sul piano sociale ci sono e non vanno sottovalutati”. Pariali cita in particolare i programmi per Comacchio e Portomaggiore che “pare prevedano l’installazione di impianti fotovoltaici, attività che, come sappiamo, hanno già dato luogo – come nel territorio argentano – a fenomeni speculativi”, ricordando la mobilitazione dell’associazione Terrargenta e le discussioni in Consiglio dell’Unione Valli e Delizie.

Su Comacchio, l’ex sindaco richiama l’attenzione “sugli eventuali vincoli relativi all’ex zuccherificio, per evitare il rischio di contestazioni amministrative, anch’esse già preannunciate da autorevoli personalità”. Sul fronte portuense, Pariali chiede di chiarire “se gli investimenti sono destinati ad attirare nuovi flussi migratori o se, invece, a dare stabilità economica e sociale a un fenomeno purtroppo sfuggito di mano”. Nel primo caso, ammonisce, “dovremo essere fortemente critici”; nel secondo, “la direzione potrebbe essere quella giusta, ma occorrerà procedere con molta cautela”.

Pariali avverte: “Se l’obiettivo è rafforzare il concetto di ‘paese dormitorio’ per risorse lavorative straniere, probabilmente bisognerà riflettere attentamente”. Infine, invita a un coinvolgimento più ampio nelle scelte: “Le forze politiche di minoranza del Comune di Portomaggiore dovranno essere maggiormente informate e coinvolte nell’illustrazione dei progetti, in modo che più voci possano contribuire a evidenziare le criticità e favorire una positiva soluzione in campo amministrativo”.

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