Copparo. La messa in sicurezza degli affreschi ha rappresentato il primo passo dell’intervento di manutenzione straordinaria sull’antica pieve di San Venanzio.
In questi giorni, all’interno della chiesa romanica risalente al XIV secolo situata nella località di Saletta, la restauratrice di beni culturali Cinzia Bucchi si è occupata del consolidamento dei dipinti che si trovano nel lato sud della navata centrale, per preservarli dal degrado dovuto ad umidità di risalita e, soprattutto, ad infiltrazioni di acque meteoriche.
L’intervento è necessario e propedeutico ai lavori programmati sull’edificio storico. Il primo stralcio – che ha ottenuto l’autorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara – prevede la manutenzione e pulizia di grondaie e pluviali del fabbricato, linea fognaria, converse, scossaline e frontaline, mediante l’asporto di qualsiasi materiale depositato e sostituzione dei terminali a terra per il convogliamento dell’acqua a dispersione, nonché opere di sistemazione, lungo il perimetro dell’edificio, dello scivolamento dei coppi di testa. Lo scopo è quello di proteggere la pieve da infiltrazioni di acqua piovana, rendendo più efficiente il sistema di smaltimento della stessa.
A questa prima fase, ne seguirà una seconda, volta a dotare l’edificio di necessari presidi impiantistici per migliorarne la fruibilità da parte di cittadini e visitatori, e al restauro degli affreschi ivi presenti. E in vista di ciò, sono indispensabili gli interventi di messa in sicurezza dell’opera pittorica, «attribuita ad un seguace di Vitale da Bologna, artista della metà del 1300 che, nel periodo di costruzione della chiesa di San Venanzio, ha lavorato anche alla decorazione del catino absidale dell’Abbazia di Pomposa, a cui l’antica pieve ha diversi rimandi» – spiega la restauratrice Cinzia Bucchi.
Per contrastare il degrado dell’affresco, ha applicato specifici prodotti allo scopo di scongiurare ulteriori cadute o perdite di materiali, tramite operazioni di preconsolidamento e velinature con carta giapponese, una particolare carta di riso che permette di proteggere la pellicola pittorica ed evitare la perdita di scaglie.
Tutto questo, in attesa di un vero e proprio intervento organico di restauro che verrà prossimamente realizzato per restituire lustro all’opera, favorendone altresì la conservazione.
Il progetto redatto dalla società Patrimonio Copparo su impulso dell’Amministrazione comunale di Copparo, è volto alla valorizzazione dell’antica pieve, gioiello architettonico costruito nel 1344 per volontà del feudatario Giovanni da Saletta, che negli ultimi anni è stata meta di apprezzate e partecipate visite guidate: un luogo di grande interesse culturale, storico e turistico che si potrà ammirare il 13 settembre e l’11 ottobre prossimi.
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