Attualità
13 Agosto 2025
La Cattedra Unesco dell’Ateneo ferrarese guida la Summer School che unisce musica, teatro e partecipazione civica in Calabria. Un modello educativo aperto e inclusivo per le comunità di domani

Unife porta il ‘metodo Soverato’ in Italia

di Redazione | 4 min

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È un bilancio “straordinariamente positivo” quello della tappa calabrese della Summer School “Ascoltare i territori – Pratiche della partecipazione e del cambiamento” promossa dalla Cattedra Unesco “Educazione, crescita e uguaglianza” dell’Università degli Studi di Ferrara nell’ambito del progetto OndeSonore dedicato all’educazione all’ascolto. Dal 5 al 9 agosto a Soverato, provincia di Catanzaro, gli appuntamenti che hanno scandito l’agenda del modello itinerante di questa edizione hanno mostrato concretamente un’esperienza formativa e culturale che intreccia musica, teatro e partecipazione civica per favorire il dialogo tra territori e generazioni, attraverso strumenti educativi e artistici.

La cinque giorni della Summer School ha permesso infatti di riflettere sul concetto di immigrazione e multiculturalità prendendo spunto dalla visita a Badolato, borgo fantasma ripopolato prima da immigrati curdi in fuga dalla guerra e poi da nuovi residenti provenienti da tutta Europa; l’ascolto (e il racconto) dei territori con nuovi approcci come i video partecipativi è stato invece il tema affrontato dalla regista Barbara Rosanò che ha condotto il laboratorio “Cambiare le cose insieme”, mentre lo spettacolo teatrale “Dietro il Sud” dell’attrice Emanuela Bianchi ha messo in scena gli sguardi contrapposti tra chi ha deciso di lasciare la propria terra e chi ha invece scelto di restare.

Nel week end a salire sul palco è stata invece la musica e con essa una quarantina di giovani musicisti emiliani: venerdì 8 agosto sul lungomare Europa di Soverato la Banda giovanile “John Lennon” della Fondazione Scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli di Mirandola, diretta da Gaetano Dolce e Stefano Bergamini, ha eseguito musiche da film; sabato 9 agosto, invece, sull’affollatissima spiaggia dell’Ippocampo è andata in scena il concerto narrativo “Le guerre di Ulisse” di Patrizio Bianchi con le musiche originali di Marco Somadossi eseguite dalla Banda giovanile “John Lennon”, diretta da Mirco Besutti, dal Complesso bandistico San Francesco di Paola (Cosenza) diretto da Giorgio Distilo, dall’associazione musicale Umberto Pacicca di Soverato e dalla Corale San Roberto Bellarmino della parrocchia di Davoli Marina, diretta da Maria Vittoria Corasaniti con i Maestri collaboratori Maria Caterina Pungì e Barbara Ranieri.

Gli appuntamenti della cinque giorni calabrese (tutti aperti al pubblico) sono stati accompagnati da incontri e dibattiti che hanno visto la partecipazione anche dei docenti Patrizio Bianchi, Roberto Alessandrini e Valentina Mini: “È un bilancio straordinariamente positivo – commenta Patrizio Bianchi, ex ministro dell’Istruzione, titolare della Cattedra Unesco “Educazione, crescita e uguaglianza” all’Università di Ferrara e professore onorario alla South China University of Technology – Abbiamo assistito a giornate dal grande valore didattico e sperimentale scommettendo su un modello educativo interessante che ha visto ragazzi della scuola di musica di Mirandola arrivare in un territorio così lontano e diverso da loro, studiare e trascorrere giornate insieme, vivere esperienze comuni ed incontri con il territorio, per poi riflettere sul significato. Questa è un’idea molto forte ed è un concetto di scuola che stiamo portando avanti, ovvero una scuola aperta, inclusiva, affettuosa, capace di aprirsi al nuovo e di scoprire insieme le cose nuove, una scuola inclusiva in cui tutti partecipino senza bisogno di creare nuovi percorsi differenziati. Un’esperienza molto positiva che noi stiamo utilizzando, che definiamo proprio ‘metodo Soverato’ e che porteremo in Italia nelle nuove tappe della Summer School”.

Una metodo promosso a pieni voti anche da Roberto Alessandrini, professore di Antropologia culturale all’Università Pontificia Salesiana di Roma e all’Istituto universitario Pratesi di Soverato: “È andata molto bene ed è stato un lavoro ben costruito che ci ha permesso di affrontare le diverse tematiche attraverso la visita dei luoghi, il racconto con i video partecipativi, l’opera teatrale e i concerti di musica che hanno attirato tante persone – rileva il docente, che collabora anche con la Cattedra Unesco dell’Università di Ferrara – Ed è stato molto bello vedere questi ragazzi della scuola di musica di Mirandola, con età diverse, riflettere e confrontarsi sull’esperienze vissute nella cinque giorni di Soverato”.

La Summer School “Ascoltare i territori. Pratiche della partecipazione e del cambiamento”, è promossa della Cattedra Unesco Educazione, crescita e uguaglianza dell’Università di Ferrara in collaborazione con l’Istituto Universitario Pratesi di Soverato (affiliato all’Università Pontificia Salesiana di Roma), Assonanza l’associazione delle scuole di musica dell’Emilia-Romagna, l’Associazione Italiana delle Scuole di musica di cui Mirco Besutti è presidente, la Fondazione Scuola di musica Carlo e Guglielmo Andreoli di Mirandola e il Comune di Soverato, in provincia di Catanzaro.

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