Attualità
11 Agosto 2025
L’ex assessora alla Sanità e ai Servizi Sociali fu tra le figure decisive per l’attuazione della legge Basaglia e la riforma sanitaria in provincia

Addio a Carmen Capatti, protagonista della stagione che cambiò Ferrara

di Redazione | 3 min

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Ferrara piange la scomparsa di Carmen Capatti, nata a Massa Fiscaglia il 14 luglio 1929, figura centrale della straordinaria stagione di cambiamenti sociali e politici che, nella seconda metà del Novecento, riscrisse la storia della provincia estense.

Negli anni Settanta, periodo di profonde trasformazioni in Italia, segnato anche dall’approvazione della legge 180/1978 – la cosiddetta legge Basaglia – Capatti, allora assessora alla Sanità e ai Servizi Sociali della Provincia di Ferrara, fu protagonista di un percorso pionieristico. È a lei che si deve la volontà di portare a Ferrara il professor Antonio Slavic, sulle orme di Franco Basaglia, per avviare una radicale trasformazione dell’approccio al disturbo mentale. Un’azione che anticipò di pochi mesi la Riforma Sanitaria nazionale.

La sua storia e la sua eredità sono raccontate nel libro “Carmen Capatti. Una vita per gli altri” di Daniele Civolani e Marco Turchi, in cui le interviste alla protagonista, arricchite da note e citazioni, offrono un quadro vivido di quegli anni e del suo impegno civile. Come scrive Gaetano Sateriale, ex sindaco di Ferrara, nella prefazione: «Siamo consapevoli di avere avuto alle spalle una generazione di dirigenti politici e sindacali di grande valore. Il racconto che ce ne dà Carmen Capatti in questo libro-testimonianza è, insieme, un affresco collettivo dettagliato e un percorso di militanza individuale continuo e coerente in cui si mescolano conoscenza diretta, capacità di dialogo e coerenza».

Il cordoglio per la sua scomparsa è unanime. Alessandro Bratti la ricorda così: “Un altro pezzo di storia della nostra democrazia che se ne va… una donna straordinaria”. L’ex sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani sottolinea: “Assessora ai servizi sociali in Provincia quando entrò in vigore la legge Basaglia fu il motore politico della apertura del nostro ospedale psichiatrico e da presidente dell’Asp trasformò il “ricovero” da cronicario a moderna casa di riposo. Non volle mai nulla per sé ma ha preteso sempre il massimo per i suoi progetti. Davvero un bell’esempio di buona amministrazione per tutti!”.

Dalla consigliera comunale Pd Alessandra Chiappini arriva un lungo e affettuoso messaggio: “Cara Carmen, donna straordinaria, esempio altissimo, hai saputo dare corpo e carne ai valori democratici interprerandoli concretamente. Grazie per la tua intelligenza messa al servizio della collettività, grazie per aver difeso con la tua lucidità, la tua competenza, la tua immensa generosità e la tua energia la dignità di tutte le persone, soprattutto quelle messe da parte, gli scarti avrebbe detto papa Francesco, impossibilitate a farsi ascoltare. Grazie per aver amato tutto ciò che è giusto ed equo e aver speso tutto di te per perseguirlo. Da dove ti trovi non smettere di buttare uno sguardo a questi nostri giorni così difficili e continua a ispirarci quello in cui hai sempre creduto. Buon viaggio e buon Arrivo”.

Carmen Capatti lascia una traccia profonda nella memoria collettiva ferrarese, come donna di visione, amministratrice appassionata e instancabile difensora della dignità umana. Il suo impegno, radicato nei valori democratici e nella cura delle persone più fragili, resterà un punto di riferimento per le generazioni future.

I funerali sono previsti mercoledì alle ore 15.30 alla sala del commiato della Certosa di Ferrara.

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