Economia e Lavoro
10 Agosto 2025
Convegno di Coldiretti alla Fiera dell'Aglio nella sala delle bifore della delizia estense del Belriguardo

Eccellenze Dop a confronto a Voghiera

di Redazione | 4 min

Leggi anche

Puliti i porti di Goro e Gorino

Si sono concluse nella mattina del 9 agosto le operazioni straordinarie di rimozione dei rifiuti nei porti di Goro e Gorino, iniziate nel pomeriggio dell'8 agosto a cura di Clara S.p.A., su incarico del Comune di Goro

Bondeno, proseguono gli interventi sull’ampliamento della rete di illuminazione

Prosegue il progetto di ampliamento della rete di pubblica illuminazione sul territorio. Un progetto che guarda al capoluogo e alle frazioni e che è frutto di una condivisione con i residenti, avendo accolto le segnalazioni dei cittadini arrivate nel corso in vari incontri pubblici organizzati nel tempo sul territorio

Voghiera. La sala delle bifore della delizia estense del Belriguardo a Voghiera ha ospitato sabato 9 agosto 2025 il convegno organizzato da Coldiretti Ferrara “ECCELLENZE A MARCHIO DOP DELL’EMILIA-ROMAGNA”, come momento di confronto e spunto nella conoscenza di alcune delle produzioni a denominazione d’origine europea che sono prodotti nella nostra regione. Al tavolo quattro rappresentanti di “eccellenza”, rispettivamente DAVIDE MARTELLI, presidente del Consorzio di Tutela Patata di Bologna DOP, SERGIO SPADA, presidente della Cooperativa Agricola Brisighellese – Terra di Brisighella, MARIO GAMBIGLIANI ZOCCOLI, produttore di aceto tradizionale balsamico di Modena DOP e MONIA DALLA LIBERA, nella veste di presidente del consorzio dell’aglio di Voghiera DOP.

Dopo i saluti e l’introduzione del sindaco di Voghiera Paolo Lupini, il vice direttore Riccardo Casotti nella veste di moderatore dell’incontro ha ricordato i dati della cosiddetta DOP ECONOMY, ovvero il sistema di identificazione e protezione dei prodotti agro alimentari tipici dell’Unione Europea che vede l’Italia al primo posto per i prodotti a marchio DOP, e tra le Regioni primeggiare l’Emilia Romagna con 19 produzioni DOP e 25 IGP, (a livello nazionale possiamo contare 583 DOP e 266 IGP), senza mettere nel conto i vini, che sviluppano un valore di circa 4 miliardi di euro, ovvero oltre il 25% del valore totale dell’agro alimentare regionale.

Esempi di questi prodotti di alta qualità appunto i quattro rappresentati in occasione del convegno, che ha inteso mettere a confronto le diverse situazioni storiche, organizzative e di mercato di prodotti comunque di eccellenza.

Diversi i tratti comuni, dalla storicità delle produzioni, al legame con il territorio, all’attitudine alla qualità già certificata e praticata ancora prima della normativa sui marchi europei, e quindi quasi naturalmente approdati a fregiarsi del bollino UE. Altro tratto comune l’aggregazione in cooperative o consorzi di produttori, l’indirizzo verso disciplinari che nell’esaltare le tradizioni e le capacità produttive, offrendo garanzie ai consumatori su quello che possono apprezzare nell’acquistare un prodotto DOP.

Significative anche le differenze, soprattutto in termini di quantitativi di produttori coinvolti, piuttosto che di superfici coltivate o di prodotti ottenuti.

In ogni caso prevalente il valore positivo del marchio (e delle filiere virtuose alle spalle, dal momento agricolo a quello commerciale o dei servizi), che permette di rafforzare la percezione qualitativa e di orientare i consumatori ad una scelta consapevole e mirata, che anche in un periodo economicamente complicato come questo con la riduzione della capacità di spesa di molte famiglie, riesce a valorizzare anche dal punto di vista economico questi prodotti.

Prodotti che si legano al territorio, alle tradizioni familiari, alla propensione per la qualità piuttosto che alla quantità, rendendo tangibile il concetto di valore dell’origine certificata e comunicata ai consumatori, come Coldiretti (hanno evidenziato e sottolineato nei loro interventi il vice presidente Andrea Crovetti ed il direttore Alessandro Visotti) da tempo è impegnata a difendere, sia nel far conoscere i prodotti autenticamente made in Italy ed espressione dei territori, sia nel richiedere politiche e norme ferree nella loro difesa dai falsi, dall’italian sounding, da etichette fuorvianti e menzognere, piuttosto che da fenomeni di concorrenza sleale o di disinteresse da parte della politica e della tecnocrazia europea, contro le quali vi è una mobilitazione continua che intende rimettere l’agricoltura, la sovranità alimentare, l’eccezionalismo agricolo al centro delle azioni dell’Unione Europea.

In conclusione la presidente del Consorzio Aglio di Voghiera, Monia Dalla Libera, ha auspicato l’avvio di una collaborazione tra i Consorzi presenti per approfondire i diversi approcci e le connessioni con altri settori (dal turismo alle forme di commercializzazione, alla promozione ed immagine) per concretizzare i margini di crescita che tutti hanno ritenuto possibili, pur scontando alcuni fattori critici, in particolare il cambiamento climatico e la riduzione delle molecole necessarie alla difesa delle produzioni, rischiando il paradosso di non avere gli strumenti per la cura delle piante e quindi scontare la mancanza di prodotto pur a fronte di una domanda favorevole e di una propensione all’acquisto da parte della distribuzione, del commercio e dei consumatori. Da qui ancora l’impegno ribadito di Coldiretti nel far valere la condizione di riduzione o di ritiro di agrofarmaci solo in presenza di principi attivi equivalenti ed ugualmente efficaci.

Grazie per aver letto questo articolo...

Da 20 anni Estense.com offre una informazione indipendente ai suoi lettori e non ha mai accettato fondi pubblici per non pesare nemmeno un centesimo sulle spalle della collettività. Il lavoro che svolgiamo ha un costo economico non indifferente e la pubblicità dei privati non sempre è sufficiente.
Per questo chiediamo a chi quotidianamente ci legge e, speriamo, ci apprezza di darci un piccolo contributo in base alle proprie possibilità. Anche un piccolo sostegno, moltiplicato per le decine di migliaia di ferraresi che ci leggono ogni giorno, può diventare fondamentale.

 

OPPURE se preferisci non usare PayPal ma un normale bonifico bancario (anche periodico) puoi intestarlo a:

Scoop Media Edit
IBAN: IT06D0538713004000000035119 (Banca BPER)
Causale: Donazione per Estense.com