Nel 2024 le città d’arte in Italia hanno accolto più turisti rispetto alle località balneari, una piccola eccezione la possiamo trovare in provincia di Ferrara dove il capoluogo genera meno turisti e meno ricchezza rispetto a Comacchio. A Ferrara infatti la ricchezza generata dal turismo è di 134,6 milioni di euro mentre a Comacchio di 484.813.131 €. I due principali poli turistici del nostro territorio si trovano rispettivamente nelle posizioni 156 e 28 per valore aggiunto generato dal turismo secondo un report sviluppato da Antonio Preiti di Sociometrica per il Sole 24 Ore basato su dati Istat.
Per calcolare i dati l’esperto ha tenuto conto sia delle presenze ufficiali recuperate da dati Istat, sia di quelle che definisce “sommerse”, ovvero “una stima del numero delle presenze turistiche solitamente ospitate nell’offerta di affitti brevi delle civili residenze”. Se i dati Istat segnalano in Italia presenze per 466.158.045 Sociometrica aggiunge 79.654.333 di presenze turistiche stimate fra quelle non registrate che portano il totale a 545.812.378.
Lo studio fa inoltre riferimento al Conto satellite del turismo con cui si è cercato di superare le statistiche settoriali individuando quanta ricchezza generanno i turisti con il consumo di beni e servizi. Se alloggi, ristorazione e trasporti hanno una grande incidenza il Conto satellite individua anche un 28,45% di contributo del turismo ad “altre industrie” e questo, spiega Preiti, rappresenterebbe “l’ampia e diversificata capacità del turismo di stimolare indirettamente numerosi settori economici”.
Il report di Sociometrica fa notare come “il fenomeno urbano si conferma come il vero motore della crescita turistica italiana” seguito dalle destinazioni montane, in particolare Alpi e laghi. “In netto contrasto – si legge poi – emerge la crisi sistemica del turismo balneare adriatico”.
Nonostante questa crisi sistemica del turismo balneare fin dal 2023 i dati sulle presenza totali di turisti in Italia avevano superato il numero più alto mai raggiunto in precedenza risalente al 2019.
Comacchio, nonostante la sua appartenenza a un settore del turismo maggiormente in difficoltà, è invece riuscita a seguire il trend italiano ottenendo performance elevate come dimostrato anche dai report sugli arrivi e le presenze turistiche pubblicati dalla Regione Emilia Romagna. Ferrara è invece riuscita a superare le presenze del 2019 con un anno di ritardo, nel 2024.
Il capoluogo, come scritto, si trova al 156° posto ultimo tra i comuni emiliano romagnoli presenti nella top 200 da cui sono però assenti Piacenza, Reggio Emilia e Forlì-Cesena. Di seguito riportiamo il ranking dei comuni dell’Emilia Romagna presenti con il valore aggiunto generato:
Rimini — €1.531.047.406
Bologna — €1.224.406.196
Cesenatico — €782.491.767
Riccione — €745.659.960
Cervia — €741.958.919
Ravenna — €644.048.117
Comacchio — €484.813.131
Bellaria-Igea Marina — €469.081.124
Cattolica — €341.593.259
Parma — €216.927.540
Modena — €199.317.400
Misano Adriatico — €172.293.702
Gatteo — €148.636.700
Ferrara — €134.600.078
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