Attualità
9 Agosto 2025
Davide Guarnieri rinuncia alla privacy e denuncia una situazione che definisce "indecente e intollerabile"

Odissea biopsia, un mese e mezzo senza sapere l’esito

di Redazione | 1 min

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Si riferisce all’attesa di 45 giorni per una biopsia, per sapere se un tumore è benigno oppure maligno. Tempi che, “oltre a mettere a rischio la salute fisica”, peserebbero “enormemente anche sulla tenuta psicologica di chi attende una risposta”: “Io, davvero, non ce la faccio più”, afferma sconfortato.

“Permettetemi – scrive Guarnieri – di essere qualunquista e banale, ma cari signori da 3000 e più euro al mese, dovete vergognarvi, qualsiasi colore politico abbiate, tutti. Muti e zitti, incassate queste parole e muovetevi per far sì che le cose cambino anche nella nostra sanità, una delle migliori si dice”.

Guarnieri descrive come “gravissima” la situazione al reparto di anatomia patologica del S. Anna: il personale a suo dire sarebbe insufficiente per sostenere i ritmi delle analisi e ridurre le liste d’attesa.

“Non so come andrà a finire questa cosa – conclude – ma spero che queste mie parole incazzate servano a sbloccare una situazione indecente. Vergognatevi, tutti”.

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