Bondeno. «Capisco l’imbarazzo del Pd, che dopo anni di immobilismo e scarsa programmazione a livello provinciale, adesso prova a rilanciare la palla nel campo avversario. Vorrei soltanto dire al segretario Dem, Tommaso Corradi, che la programmazione che criticano in merito alla chiusura per il rifacimento del ponte sulla Sp 9 è antecedente al 2023, quando ad amministrare la provincia era la sinistra. Si mettano il cuore in pace, e comunque da parte nostra non è mai mancata l’interlocuzione con Provincia, imprenditori, Azienda sanitaria e tutti i soggetti coinvolti». A prendere la parola, dopo le polemiche dei giorni scorsi che definisce “strumentali” è il sindaco di Bondeno Simone Saletti.
«Gli imprenditori di “Bondeno che lavora” – ricorda Saletti – sono stati incontrati dall’amministrazione, nonostante il Comune non abbia competenza su una strada e un ponte provinciale. Tuttavia, abbiamo assicurato loro che cercheremo di monitorare i tempi di esecuzione dell’opera. In merito alla programmazione per i lavori di demolizione e ricostruzione del ponte sulla strada provinciale per Casumaro e Cento, posso dire che l’aggiudicazione dell’appalto si è perfezionata tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, quando la Provincia era amministrata dalla sinistra. Da parte nostra, non abbiamo perso tempo, per cercare di programmare una viabilità alternativa nella parte retrostante al “Borselli” verso la Casa della Comunità (con l’Ausl) e verso il cimitero del capoluogo. Abbiamo anche interloquito con Ami, mettendo risorse, per garantire la continuità del trasporto pubblico e scolastico verso Cento, prevedendo costi aggiuntivi a causa dei nuovi tracciati».
«Inoltre – prosegue -, abbiamo stanziato 30mila euro per opere propedeutiche (come lo spostamento dei sottoservizi) e richiesto che nell’appalto del ponte fosse inserita una passerella ciclabile verso il cimitero. Dopo il confronto con gli imprenditori, incontreremo presto anche i cittadini di Santa Bianca e di Cantalupo, per illustrare i percorsi alternativi. I ponti cui deve mettere mano la Provincia, molti dei quali ammalorati, sono tanti. Dopo anni di immobilismo del Pd, la scelta era quella di vedere chiusi i ponti o di provvedere ora che ci sono a disposizione risorse dedicate. Il cambio di guida della Provincia, con il presidente Garuti, ha impresso una accelerazione alle opere pubbliche. La cui realizzazione comporta disagi, che si sta cercando comunque di contenere». In chiusura, sui ritardi dovuti alla Cispadana, la replica è affidata all’assessore ai Lavori pubblici, Marco Vincenzi: «lo scaricabarile del Pd nei confronti dei governi di turno serve solo a celare ritardi e inefficienze di molti anni di promesse. Bonaccini avrebbe dovuto chiudere il suo primo mandato inaugurando il cantiere della nuova autostrada. I fatti sono sotto gli occhi di tutti».
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