Copparo. Venerdì 8 agosto ricorre il settimo anniversario della scomparsa di Alfio Finetti, uno dei figli più illustri del territorio copparese che ha lasciato in eredità indimenticabili brani e scritti diventati patrimonio culturale della nostra provincia.
Nato ad Ambrogio il 14 novembre del 1933, Finetti, nel corso della sua lunga carriera, ha raccontato con le sue canzoni in vernacolo simpatici difetti e virtù dei ferraresi su inconfondibili ritmi blues con forti influenze anche del liscio tipico delle province emiliano-romagnole.
Ha cantato la storia di un territorio e contribuito al contempo alla conservazione di un inestimabile patrimonio culturale, qual è il dialetto. Ha inciso 20 album, composto 200 brani, tra i quali spicca l’inno della Spal impresso nel cuore dei tifosi biancazzurri. Un’opera, la sua, che ha contribuisce alla conservazione di un inestimabile patrimonio culturale, qual è il dialetto. Ha altresì composto il musical “Passeggiando nel 2500 e rotti” con scene realizzate da un’altra icona ferrarese come Carlo Rambaldi.
La poliedricità di Alfio Finetti si è manifestata anche nei suoi libri, nelle sue raccolte di poesie: un artista a tutto tondo, indimenticato nella sua terra natia dove, per volontà dell’Amministrazione comunale, ogni anno viene rinnovata la sua memoria attraverso la rassegna di teatro dialettale ‘T’arcordat cla síra?’, diventata parte integrante del cartellone di spettacoli al Teatro De Micheli.
“Finetti ha segnato la storia del nostro territorio, lasciandoci uno straordinario patrimonio culturale – lo ricorda l’assessore alla Cultura, Francesca Buraschi -. Alfio Finetti è stata una figura unica, che ha saputo raccontare tutti noi, la nostra storia, attraverso le proprie canzoni. E, non meno importante, ha contribuito a tramandare alle nuove generazioni la conoscenza del dialetto, elemento identitario fondamentale che non deve essere perduto. Come ogni anno ricordiamo questo grande artista e lo ringraziamo per quanto ci ha donato durante la sua vita. La nostra Amministrazione comunale continuerà ad omaggiarne la memoria, riproponendo anche nella prossima stagione al ‘De Micheli’ la rassegna ‘T’arcordat cla síra?’ che punta alla valorizzazione delle attivissime compagnie teatrali locali che, in diversa forma, mantengono vive le tradizioni della nostra provincia come lo stesso Alfio ha fatto”.
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