Comacchio. Le organizzazioni sindacali Csa Ral e Cisl Fp tornano a denunciare pubblicamente la gestione della Polizia Locale da parte del Comune di Comacchio, accusando l’Amministrazione di aver “disatteso gli impegni presi” durante il recente tavolo di raffreddamento dello stato di agitazione. Secondo i sindacati, l’ente avrebbe agito in maniera unilaterale, forzando la normativa vigente e imponendo nuovi carichi di lavoro senza alcun confronto.
Durante il tavolo di confronto, i rappresentanti dell’Amministrazione avevano promesso assunzioni stagionali, un’aggiornata dotazione organica e una nuova sede del Comando. Tuttavia, queste promesse – affermano i sindacati – non si sono mai concretizzate. Nel frattempo, il Comune avrebbe adottato una “interpretazione distorta del regolamento interno su orari e servizi”, utilizzando una clausola che consente al comandante, su richiesta dell’Amministrazione, di estendere l’orario di servizio “per esigenze di servizio”.
Questo meccanismo ha portato – secondo la denuncia – all’estensione dei turni di lavoro fino alle 2:30 di notte, “senza alcun accordo sindacale né base contrattuale”, in violazione del Ccnl Funzioni Locali, del D.Lgs. 165/2001 e della Legge 66/2003. Una prassi che, per i sindacati, piega le regole a favore del raggiungimento dei progetti-obiettivo del Piao, sfruttando la flessibilità interna non per vere esigenze di servizio, ma per compensare le carenze di organico.
Un altro punto critico riguarda la modifica della turnistica introdotta a inizio anno. Il Comune avrebbe unilateralmente ridotto la durata dei turni a 5 ore e 50 minuti, con un impatto diretto sul numero di giornate di riposo annuali del personale, ridotte di fatto di sette unità. Una scelta che, a detta delle sigle, ha peggiorato l’efficienza del servizio e creato vere e proprie scoperture organizzative, in particolare nella Centrale Radio Operativa – dove un solo operatore gestisce contemporaneamente pattuglie, chiamate e pubblico – e nella figura dell’ufficiale di turno, spesso assente in determinati segmenti orari.
“In sintesi si hanno segmenti orari dove manca letteralmente la catena di comando dell’ufficiale di turno e della centrale radio operativa”, si legge nella nota sindacale. “Capita spesso, in particolar modo per i servizi del mattino al mercato, la presenza di un solo operatore che si adopera all’effettuazione delle rimozioni dei veicoli in area mercatale, evento assai grave che richiede un immediato cambio di rotta sul tema della sicurezza e della deterrenza”.
Il quadro descritto dalle sigle sindacali è allarmante: “Il personale è stremato, il servizio è a rischio e le condizioni di lavoro sono insostenibili, specialmente in un territorio come quello di Comacchio, con sette lidi e alta stagione turistica”.
A dar voce al malcontento, anche i rappresentanti sindacali: Ugo Massimiliano Finessi, per Csa Ral, afferma: “Le promesse fatte al tavolo di raffreddamento sono state disattese. Ora siamo di fronte a turni estesi, assunzioni inesistenti e interpretazioni regolamentari volte a comprimere diritti e tutele. Non è accettabile”.
Dello stesso tenore la dichiarazione di Oriana Pelosi, Cisl Fp: “L’Amministrazione sta usando una flessibilità interna che riteniamo illegittima per ottenere lavoro aggiuntivo, senza confronto e senza garanzie. Il personale è solo, il carico è pesante e il servizio vacilla. Non resteremo in silenzio”.
Csa Ral e Cisl Fp concludono la loro nota annunciando che si riservano di “intraprendere ogni iniziativa sindacale, legale e ispettiva necessaria per tutelare la dignità, la sicurezza e i diritti dei lavoratori”.
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