Politica
11 Agosto 2025
Il deputato di Fratelli d'Italia non è soddisfatto della risposta all'interrogazione fatta all'assessora Irene Priolo

Malaguti critica la “bonaccia” che vive il progetto Cispadana

di Redazione | 2 min

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“Apprendo con rammarico, dalla risposta dell’assessore regionale Irene Priolo ad una interrogazione, che il progetto Cispadana, come purtroppo immaginavo, è in alto mare, per non dire abbandonato ad una ‘bonaccia’ che lo sta portando alla definitiva deriva”.

Mauro Malaguti, deputato di Fratelli d’Italia, interviene dicendosi non d’accordo con chi sostiene “che sia una infrastruttura pensata quando c’erano esigenze di mobilità differenti”.

L’assessora ad ambiente, trasporti e infrastrutture Irene Priolo, rispondendo a un’interrogazione rivolta alla giunta regionale non aveva dato rassicurazioni in merito alle tempistiche di realizzazione. Questo perché – spiega il consiglio Ucaman (Unione comuni modenesi area nord), anch’esso interpellato – si deve attendere il pronunciamento definitivo della Corte di Giustizia UE sulla “compatibilità tra il diritto di prelazione italiano (previsto dal bando) e i principi europei di libertà di stabilimento, libera prestazione di servizi, proporzionalità e buona amministrazione”. Arrivati all’approvazione dell’opera i tempi per la realizzazione del progetto dovrebbero essere di 44 mesi.

Secondo il deputato inoltre “le esigenze sarebbero le stesse, ossia diluire il traffico perennemente congestionato sulla A1 e sulla via Emilia, con una conseguente diminuzione di inquinamento e incidenti nel catino emiliano”.

“Ma oltre questo – prosegue -, si perde forse l’unica vera opportunità di incentivare l’insediamento di nuove aziende sul nostro territorio. E’ infatti evidente che buona parte della nostra provincia, e in particolare del Basso ferrarese, patisce problemi di logistica per le imprese, e una nuova arteria che collegasse la Romea al Brennero sarebbe stata una vera manna per le aziende e quindi per l’occupazione, contro la desertificazione dei territori”.

“Perché – conclude – con il lavoro e l’occupazione arrivano anche i servizi. In questo ragionamento convergeva l’opinione del PD e del centrodestra, evidentemente non quella dei pentastellati, ma questo non mi stupisce più di tanto”.

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