Politica
7 Agosto 2025
Una risoluzione del Pd in Regione chiede di aiutare aree come il Basso Ferrarese nell'individuazione di progetti e strategie

Sostenere le aree interne per contrastare lo spopolamento

di Redazione | 2 min

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Sostenere attivamente i comuni delle aree interne nell’individuazione di progetti e strategie volti a contrastare lo spopolamento e a favorirne il ripopolamento. È l’impegno, richiesto alla giunta regionale, contenuto in una risoluzione del Partito democratico a prima firma di Daniele Valbonesi, sottoscritta anche dai colleghi Matteo Daffadà, Anna Fornili, Lodovico Albasi, Barbara Lori, Andrea Costa, Paolo Calvano, Gian Carlo Muzzarelli.

Nell’atto di indirizzo si chiede all’esecutivo regionale anche di agire nei confronti del Governo, affinché il quarto obiettivo “accompagnamento allo spopolamento irreversibile” del Piano strategico nazionale delle aree interne non venga assunto quale opzione praticabile. Inoltre, si chiede di “promuovere ogni azione utile per il pieno conseguimento dei fondi disponibili per tutti i comuni inseriti nelle aree interne, compresi quelli attualmente privi di finanziamento nazionale” e si sollecita “attraverso l’impegno di tutti i parlamentari emiliano-romagnoli, l’immediata calendarizzazione della legge sulla fiscalità incentivante per le aree montane”.

“Le aree interne, anche nella nostra Regione, stanno affrontando progressivi processi di spopolamento, invecchiamento della popolazione e riduzione dei servizi fondamentali, sollevando allarme sulla loro tenuta economica e sociale”, spiegano i consiglieri.

Dal Pd evidenziano anche come, in Emilia-Romagna, insistano diverse aree interne riconosciute nell’ambito della Strategia nazionale e beneficiarie di specifici finanziamenti 2021-2027 (Appennino forlivese e cesenate, Appennino modenese, Appennino Parma est), ma anche aree interne dell’Appennino bolognese e di Alta Val Trebbia e Val Tidone, istituite ma prive di finanziamento nazionale, oltre alle aree interne dell’Alta Valmarecchia, dell’Appennino emiliano, dell’Appennino piacentino e parmense, del Basso ferrarese, confermate dal ciclo 2014-2020, e per le quali la Regione Emilia-Romagna ha richiesto modifiche di perimetrazione.

Gli stessi consiglieri firmatari ricordano anche che, nel maggio 2024, l’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ha approvato la proposta di legge alle Camere sulla fiscalità incentivante per le aree montane, assegnata in sede referente alla VI Commissione Finanze e per la quale si chiede una rapida calendarizzazione.

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