“Alla fine ce l’hanno fatta: Massimiliano Guerzoni è stato nominato presidente di Acer Ferrara”. Dopo Daniele Botti anche Anna Ferraresi, ex consigliera comunale eletta proprio con la Lega Nord, è molto critica con la nomina dell’esponente del Carroccio alla poltrona più importante dell’emanazione ferrarese dell’Azienda Casa Emilia Romagna.

“Un ruolo delicatissimo – scrive Ferraresi -, complesso e di enorme responsabilità: gestire l’edilizia pubblica di una città intera, migliaia di alloggi, milioni di euro, decine di dipendenti. Non è una nomina che si può fare a cuor leggero, serve una guida autorevole, competente, con esperienza amministrativa solida”. Tutte caratteristiche che, evidentemente, per l’ex consigliera Guerzoni non possiede.

Ferraresi ne ricorda il curriculum e, come l’ex candidato sindaco Daniele Botti, che ringrazia “per la riflessione“, non lo ritiene all’altezza. Si domanda quindi quali logiche abbiano spinto, non solo i sindaci di centrodestra, ma tutti i primi cittadini della provincia a votare a favore di questa nomina. “Una scelta – scrive – che più che meritocratica sembra dettata da giochi di potere”.

L’aspetto che l’ex consigliera considera però “più inquietante” è quella che considera una possibile “regia di Nicola Naomo Lodi”. “Ufficialmente – aggiunge – fuori dai giochi per via della Legge Severino, ma evidentemente ancora capace di manovrare i fili e piazzare fedelissimi nei posti chiave”.

Così Guerzoni sarebbe stato “scelto non per competenza, esperienza, ma esclusivamente per fedeltà”.

Così si avrebbe un risultato “pericoloso”: “Affidare a chi non ha la preparazione necessaria un incarico così delicato rischia di compromettere la gestione dell’edilizia pubblica, penalizzare chi attende una casa dignitosa, e indebolire la trasparenza e l’efficienza dell’ente”.

“Sono assolutamente scandalizzata – conclude Ferraresi – e mi piacerebbe sentire questa indignazione forte e chiara dalle forze di opposizione, se ne hanno il coraggio, e soprattutto dai cittadini che meritano risposte, non nomine pilotate. Finché si continuerà con queste logiche di potere e compromessi, non stupiamoci se la politica perde credibilità e la gente se ne allontana sempre di più”