Il Comitato Verso Italexit, attraverso una nota a firma del presidente, il centese Marco Mattarelli, lancia un’accusa pesante contro l’Unione Europea, il governo italiano e l’intero sistema politico nazionale. Secondo il comitato, le attuali politiche economiche e internazionali starebbero trascinando l’Italia verso “la guerra e alla miseria”, con il nostro Paese “il più penalizzato” tra i membri dell’Ue.
“La sovranità appartiene al popolo è uno slogan vuoto e privo di significato”, scrive Mattarelli, criticando duramente l’assetto istituzionale e la perdita di potere decisionale nazionale. L’obiettivo del Comitato è chiaro: uscire da un’Unione Europea considerata ormai distante dai valori originari. “Questa Ue non è più la promessa di libertà, sicurezza, progresso e benessere prevista dai padri fondatori”.
Nel mirino finiscono anche le politiche di globalizzazione e le privatizzazioni, ritenute la causa di un “indebolimento economico-finanziario senza precedenti” e della distruzione del sistema bancario italiano. “Le imprese più grandi sono ormai tutte holding con sede in paradisi fiscali extra Italia”, denuncia il comunicato.
Il Comitato critica anche il Piano Strutturale di Bilancio 2025-2029 e il ritorno del Patto di Stabilità europeo, che secondo Mattarelli comporteranno “anni di grandi sacrifici” con tagli a “sanità pubblica, scuola, sicurezza territoriale, pensioni”.
Al centro della proposta politica del Comitato vi è il ritorno alla moneta sovrana, ritenuta l’unica strada per una politica economica autonoma e solidale: “Senza moneta sovrana non c’è alcuna politica economica né alcuna libertà”.
La conclusione del comunicato è un appello diretto ai cittadini: “È ora di riprendere in mano il nostro destino di nazione, libera, indipendente, sovrana, neutrale, determinata a liberarsi anche dalle mafie soffocanti”. E la domanda finale è netta: “Per quanto tempo ancora siamo disposti a sottostare a questo regime?”
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