Due notizie, negli ultimi giorni, che riguardano il Petrolchimico di Ferrara. La prima, sintomo ulteriore di declino, quella del disimpegno progressivo di Basel, che taglia i fondi per la ricerca, con pesantissime ripercussioni sul Centro ricerche Giulio Natta, cuore della sua presenza nel sito di Ferrara. La seconda, quella dell’accordo tra Acea e Versalis per il riciclo integrale (meccanico e chimico) della plastica, che rappresenta quella che avrebbe potuto essere (e forse potrebbe essere ancora) l’elemento portante per un possibile rilancio produttivo.
Da anni Cds Cultura, facendo riferimento al processo, messo a punto proprio dal Centro Natta di Basell, per il riciclo chimico dei rifiuti plastici, propone di fare di Ferrara, che della plastica è stata la culla, la capitale del riciclo di questo materiale. Da anni, sia come Avs+Possibile, sia insieme alle forze politiche che si oppongono all’attuale governo della città, abbiamo raccolto questa proposta cercando di porla al centro del confronto politico sulla crisi dell’industria nel nostro territorio. Inutilmente. Nulla è stato fatto nonostante le condizioni estremamente favorevoli, se non ideali, presenti nella realtà ferrarese: una cultura industriale specifica unica nel Paese, la presenza sia di Eni (che a sua volta detiene un brevetto per il riciclo chimico in via di sperimentazione nel sito di Mantova), sia di uno dei colossi nazionali della gestione dei rifiuti (Hera), entrambe, tra l’altro, a controllo pubblico, le aree bonificate disponibili all’interno del sito.
Quella che è mancata è stata evidentemente la volontà politica di fare di queste sollecitazioni un progetto concreto. Evidentemente per l’attuale Amministrazione efficientamento energetico e risparmio idrico, oggetti di un fantomatico accordo di programma, sono sufficienti per il rilancio del polo industriale di Ferrara.
È troppo tardi? Forse no. L’accordo tra Acea ed Eni dimostra che gli spazi di mercato ci sarebbero, ma certamente non si può indugiare ulteriormente e, da questo punto di vista, la Regione Emilia Romagna, che in una recente interrogazione, insieme al PD, abbiamo investito del problema, potrebbe svolgere un ruolo fondamentale.
Alleanza Verdi e Sinistra e Possibile di Ferrara
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