Politica
3 Agosto 2025
I dubbi dell'ex candidato con la lista civica Futura: "Non ha il curriculum adeguato a un ruolo simile. Persona perfetta per fare il facente funzioni di qualcuno alle sue spalle"

Acer, le perplessità Botti: “Guerzoni marionettato da Nicola Lodi?”

di Redazione | 4 min

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Arriva con una diretta su Facebook alle 21 di domenica sera la risposta di Nicola Lodi all'ex candidato sindaco Daniele Botti che sui suoi canali aveva criticato la scelta di Massimiliano Guerzoni (Lega) alla presidenza di Acer. "Quando si parla di burattini e burattinai - dice Lodi -, quando si usano alcuni termini credo che non si possa più parlare di provocazione politica ma di offese"

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"Alla fine ce l’hanno fatta: Massimiliano Guerzoni è stato nominato presidente di Acer Ferrara". Dopo Daniele Botti anche Anna Ferraresi, ex consigliera comunale eletta proprio con la Lega Nord, è molto critica con la nomina dell'esponente del Carroccio alla poltrona più importante dell'emanazione ferrarese dell'Azienda Casa Emilia Romagna

Daniele Botti, candidato alle ultime elezioni comunali con la lista Futura, ha espresso forte critica nei confronti del curriculum di Massimiliano Guerzoni, neo presidente di Acer, definendolo “distante almeno dieci galassie dalla più lontana e remota possibilità di essere adeguato a un ruolo simile”.

Un ruolo che Botti descrive come “pesantissimo”, sia per le responsabilità legali sia per l’emolumento, che si aggira intorno ai 90mila euro lordi all’anno. Insomma, “oneri e onori da top manager della cosa pubblica”.

Guerzoni infatti – questo il fulcro della critica dell’ex candidato – ha esperienze come tornitore e tecnico specializzato, ma nessuna – nemmeno a livello politico – nella gestione di un ente come Acer, “un’azienda dalle dimensioni importanti, con oltre 11 milioni di ricavi generati dalle vendite e dalle prestazioni” che “gestisce quasi 6.700 alloggi in tutta la Provincia” e ha “oltre 60 dipendenti”.

“È una situazione – prosegue – che genera quantomeno imbarazzo. Non ho nulla di personale contro Massimiliano, che è anche un buon uomo, ma il management della cosa pubblica non è un gioco. Pensare che un curriculum simile possa arrivare ad essere il massimo esponente di un ente pubblico economico di quelle dimensioni è follia pura”.

Secondo Botti, però, il curriculum di Guerzoni non sarebbe “la cosa più grave in questa vicenda”. “Chiunque sia un minimo inserito nella politica ferrarese – dice – sa benissimo cosa si tramava nell’ombra da mesi, dopo la sospensione di Nicola Lodi dall’incarico di vicesindaco per l’applicazione della Legge Severino entrata in funzione dopo la sua condanna in primo grado di giudizio per induzione indebita. Quel ruolo doveva essere suo. Doveva essere Nicola Lodi il nuovo presidente di Acer Ferrara per compensare lo scranno perso in municipio, ma probabilmente qualcosa è andato storto negli equilibri politici della Conferenza degli Enti”.

In realtà, proprio per effetto della Legge Severino, Nicola Lodi non può ricoprire incarichi pubblici – e quindi quel ruolo – finché resta in vigore la sospensione.

Per Botti quindi Guerzoni sarebbe diretta emanazione di Naomo: “Pensare che sia stato messo lì per essere potenzialmente “marionettato” da Nicola Lodi mi angoscia: stesso partito, nessuna competenza, nessuna esperienza. La persona perfetta per essere il facente funzioni di qualcuno alle sue spalle. Non c’è un progetto, non c’è visione: solo ed esclusivamente dinamiche di ripartizione del potere. Per ricoprire quel ruolo bisogna accumulare per lo meno un’esperienza adeguata. Si poteva farlo passare dagli incarichi di Consigliere di Amministrazione o di Vicepresidente per qualche anno prima di un salto così importante. Si poteva fargli fare anni di amministrazione pubblica per renderlo consono ad un simile ruolo. Guerzoni finisce lì per puro caso, giusto per avere un buon soldato pronto a fare tutto ciò che viene comandato dall’alto. Se ci fosse stato un progetto di crescita su di lui sarebbe stato formato a dovere già negli anni addietro.

L’ex candidato per Futura sottolinea: “Acer Ferrara oggi è nelle mani della Lega, lo stesso partito che ha ostacolato con tutte le sue forze – nelle figure del direttore generale del Comune di Ferrara Sandro Mazzatorta e dell’assessore Coletti – ogni mio tentativo di rendere eque le graduatorie di accesso alle case popolari per le giovani famiglie con figli di questa città. Riunioni e documenti ignorati in blocco, per mesi e mesi. A loro interessa solo l’incostituzionale parametro della Residenzialità Storica da sventolare come specchietto per le allodole. Nulla li sfiora dal punto di vista della vera equità nell’accesso all’Edilizia Residenziale Pubblica. Oggi mi vergogno. E non è una bella sensazione. Non era questo il cambiamento che ci si aspettava per Ferrara”.

Botti chiude con un appello: “Guerzoni è stato votato all’unanimità da tutti i sindaci della Provincia in Conferenza degli Enti, compresi quelli dell’opposizione, per garantire il ruolo di Consigliera di Amministrazione di Acer all’ex vicepresidente Sabrina Cherubini (in quota Pd). Sabrina, ora il tuo ruolo ha una enorme pressione in più, perchè è stato conservato grazie a quel voto all’unanimità rischiosissimo in favore di Guerzoni. Mi aspetto tantissimo da te in termini di massima vigilanza su quanto accadrà in ACER, essendo l’unica persona in Consiglio di Amministrazione con un curriculum adeguato al ruolo che ricopre. Occhi aperti e massima attenzione. Sempre”.

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