Codigoro. Un appartamento ristrutturato, sei giovani con disabilità pronti a sperimentare un nuovo livello di autonomia, un lavoro di squadra lungo due anni: nasce in via Engels 17 a Codigoro il nuovo progetto di cohousing promosso da Asp del Delta Ferrarese, realizzato grazie ai fondi della Missione 5 – Componente 2 – Linea di investimento 1.2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), dedicata alla promozione di percorsi di vita indipendente e di de-istituzionalizzazione.
Il finanziamento – pari a 434.000 euro, di cui 240.000 destinati ai lavori – è stato trasferito dal Comune di Codigoro ad Asp del Delta Ferrarese, che ha attivato un tavolo di coprogettazione insieme con Cidas, cooperativa Girogirotondo e associazione Più Felici, per dare forma a un progetto capace di unire visione, concretezza e prossimità.
L’appartamento, donato al Comune di Codigoro da un cittadino senza eredi e situato nel cuore della cittadina è stato assegnato ad Asp in comodato d’uso e completamente ristrutturato: nuovi impianti, infissi, due bagni, intonaci interni ed esterni e arredi funzionali per accogliere sei tra ragazzi e ragazze con disabilità, individuati attraverso un percorso attento e personalizzato. Noemi, Aurora, Gianluca, Gabriele, Giacomo e Manuel i loro nomi.
Il progetto è stato avviato nel 2022 e ha previsto un lungo lavoro di accompagnamento educativo e amministrativo: regolarizzazione delle posizioni legate alla legge 104, alla diagnosi funzionale prevista dalla legge 68/99, all’iscrizione al Centro per l’impiego. Contemporaneamente, sono stati avviati gli inserimenti graduali: attualmente sono quattro i ragazzi già residenti, mentre gli ultimi due stanno partecipando alle attività comuni cominciando già anche con qualche pernottamento.
Le giornate nel cohousing sono accompagnate da educatori e assistenti familiari, con reperibilità notturna attiva e una forte attenzione alla cura di sé e alla vita comunitaria. I giovani ospiti seguono attività fisica regolare (camminate, bicicletta, piscina), incontri con associazioni del territorio, educazione alimentare e formazione all’economia domestica. “Uno dei primi ragazzi inseriti – racconta Scalambra – ha già intrapreso un’esperienza di lavoro autonomo, a conferma della forza trasformativa del progetto”.
“Siamo profondamente orgogliosi di investire in soluzioni innovative e personalizzate, che mettono al centro le persone e generano valore per tutta la comunità – dichiarano il presidente Lorenzo Marchesini e la direttrice Angela Petrucciani -. Questo cohousing è il simbolo di una cura che evolve, capace di cogliere i bisogni che emergono dal territorio e trasformarli in percorsi di autonomia reale. È questo lo sguardo che vogliamo avere sul futuro: attento, concreto e condiviso”.
“Un territorio è veramente vivo quando non lascia nessuno ai margini – ha sottolineato la sindaca Sabina Alice Zanardi -. Tra queste mura ci sono spazi pensati per sei giovani che, attraverso il supporto di ASP Delta Ferrarese realizzeranno qui il loro progetto di vita. Da qui parte una risposta concreta ai bisogni di un territorio, che ha saputo trasformare la fragilità in forza, i diritti in opportunità. Oggi siamo qui per consegnare alla comunità un edificio restaurato, ma contestualmente parte un vero patto di inclusione, a significare che la comunità cammina a fianco a loro. I diritti di questi ragazzi vengono trasformati in concrete esperienze di libertà, un sogno collettivo, che ci parla di autonomia, di dignità, guardando al futuro senza dimenticare nessuno”.
“Questa è una tappa importante di un processo di crescita della nostra comunità – sottolinea la sindaca Sabina Alice Zanardi – affinchè sia sempre più inclusiva e solidale. Come Amministrazione, abbiamo creduto fin da subito nel valore dell’autonomia delle persone con disabilità. Basti pensare all’altro progetto ben riuscito, quello di Caprile, denominato “Vivere coltivando autonomie” realizzato da Asp in collaborazione con i Comuni del Distretto. Ora grazie al lascito testamentario di un concittadino defunto, siamo riusciti a mettere a disposizione un immobile che potesse diventare una vera casa, un luogo di crescita e libertà per un gruppo di persone con disabilità. Il lavoro di rete costruito insieme ad ASP, alle realtà del terzo settore e alla cittadinanza è la dimostrazione che, quando si mettono al centro le persone e le loro aspirazioni, si possono raggiungere obiettivi importanti. Ringrazio Luciano Bruciaferri per il dono, l’Europa per le risorse messe a disposizione, Asp e tutti gli enti che hanno reso possibile il progetto e i sei ragazzi speciali che lo attueranno: questo è il segno tangibile di un investimento non solo in strutture, ma nel futuro stesso della nostra comunità.”
Dopo il taglio del nastro è stata scoperta una targa ed è stata compiuta, assieme ai nuovi sei inquilini di via Engels 17, una prima visita ai locali e all’ampio cortile dell’abitazione, dove sono state piantumate pure verdure e piante aromatiche. Presenti il viceprefetto vicario Rosanna Gamerra, Lorenzo Marchesini e Angela Petrucciani, rispettivamente presidente e direttrice dell’Asp Delta Ferrarese, Rita Maricchio, direttrice del distretto Sud-Est dell’Ausl di Ferrara, l’assessora Daniela Mangolini, in rappresentanza del Comune di Goro, Cristiano Capisani, vicepresidente di Cidas, Patrizia Luciani, responsabile del settore culturale di Cidas, la Giunta del Comune di Codigoro, le Autorità Militari e tanti tra educatori e rappresentanti della cooperativa sociale Girogirotondo e dell’associazione Più Felici. Dott.ssa
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