Copparo. Dopo i due giorni di consultazioni (31 luglio e 1 agosto) è stato approvato dai lavoratori di Berco il Contratto integrativo aziendale con l’85% di voti favorevoli su 611 votanti. L’accordo tra l’azienda e i sindacati era stato siglato lo scorso 23 luglio al Mimit.
Fim, Fiom, Uilm insieme alle rappresentanze sindcali (Rsu) “consapevoli del sacrificio per ottenere questo risultato e della fiducia confermatagli, esprimono con convinzione la volontà di continuare a credere che una nuova prospettiva per la Berco può essere costruita e questo accordo rafforza l’idea che con l’unità dei lavoratori il diritto alla contrattazione non può essere cancellato”.
Hanno votato oltre il 50% degli aventi diritto (970) per cui la commissione elettorale ha dichiarato valido il voto. I favorevoli sono stati 519 mentre i contrari 82 (13%) a questi si aggiungono 3 schede bianche e 7 nulle.
I sindacati hanno spiegato che sono stati concordati gli istituti economici che saranno validi per i prossimi tre anni e rispetto al precedente viene salvaguardata l’intera parte normativa. In più, per i turni più disagiati, vengono istituite le 30 ore settimanali a parità di salario. Si tratta di una prima volta e consente di salvaguardare ulteriori 70 posti di lavoro.
L’accordo era stato definito “storico” dai sindacati e raggiunto “grazie alla mobilitazione dei lavoratori”. Mobilitazioni che li ha visti scioperare per quasi 400 ore dopo che nell’ottobre del 2024 era iniziata la vertenza con la dichiarazione da parte dell’azienda di 550 esuberi, 480 a Copparo e 70 nello stabilimento di Castel Franco Veneto. Lo scorso 10 aprile si era raggiunto un accordo per scongiurare 247 licenziamenti dopo che quasi altrettanti operai avevano scelto la via delle dimissioni volontarie.
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