Le precipitazioni degli ultimi giorni consegnano un quadro complessivo decisamente migliorato rispetto alla seduta dell’Osservatorio Utilizzi Idrici del 17 luglio scorso quando, sul livello di severità idrica Bassa, pesava ancora l’incertezza della reale possibilità che le piogge annunciate potessero concretamente trasformarsi in effettivo incremento dei livelli idrici disponibili.
Di seguito i dati delle portate del fiume Po nelle principali stazioni di riferimento aggiornati al 29 luglio (e, tra parentesi, i valori della settimana precedente): Piacenza 398 metri cubi/secondo (345 metri cubi/secondo lo scorso 23 luglio); Cremona 511 mc/s (433 mc/s); Boretto 626 mc/s (449 mc/s); Borgoforte 781 mc/s (428 mc/s); Pontelagoscuro 866 mc/s (473 mc/s). Il valore dello Snow Water Equivalent (SWE), l’equivalente idrico della neve complessivo, presenta ancora alcuni accumuli nevosi residuali in costante diminuzione nella parte occidentale dell’arco alpino.
Ad oggi, i Grandi Laghi per-alpini, con la sola eccezione del Lago di Como, per quanto attiene alla capacità di regolazione mostrano percentuali di riempimento in linea con la media del periodo o superiore (fonte: Ente Regolatore Grandi Laghi): Maggiore 75,8%; Garda 69,7%; Iseo + Idro: complessivamente 76,8%; Como 45,6%.
In generale, la Lombardia vede una buona disponibilità idrica soprattutto nella parte orientale (Oglio, Chiese e Garda) e un deficit di circa il 10% nella parte occidentale (Ticino e Adda).
Lo stato idrologico attuale, emerso dall’analisi delle informazioni disponibili e di quelle pervenute nelle ultime 24 ore all’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po da parte dei partner dell’Osservatorio (Regioni, Agenzie regionali, rappresentanti dei principali usi – idropotabile, irriguo ed energetico), conferma dunque che l’acqua c’è e che la stagione irrigua, in particolare, dovrebbe giungere alla sua conclusione senza deficit di rilievo in quasi tutto il Distretto.
La severità idrica, pertanto, è da ritenersi “Bassa con precipitazioni” su tutto il Distretto con l’eccezione dell’area piemontese dove rimane un livello di severità idrica “Medio con precipitazioni” a causa dei ridotti afflussi che hanno interessato l’area e, soprattutto, dell’ormai quasi completa assenza di apporti provenienti dallo scioglimento nivale.
Rimangono comunque attenzionati alcuni sottobacini che hanno goduto in misura ridotta del beneficio legato alle piogge diffuse che hanno interessato il Distretto, ed, in particolare, i bacini appenninici dell’Emilia-Romagna quali i bacini di Tidone, Trebbia, Arda, Parma e Taro, per la parte emiliana, e Sillaro, Senio, Lamone, Savio e Marecchia, per la parte romagnola. Questi corsi d’acqua mostrano una tendenza al peggioramento nella parte di pianura e potrebbero necessitare, nelle prossime settimane, dell’individuazione di un diverso livello di severità idrica a scala locale.
Per quanto riguarda il Delta del Po, la progressiva salinizzazione delle acque del fiume nei tratti terminali dei diversi rami, che nelle ultime settimane aveva determinato difficoltà di prelievo fino a 6-7 chilometri dalla foce, ad oggi è regredita e di conseguenza è ripreso il servizio irriguo anche nelle zone più ad est del Distretto quali le isole di Ca’ Venier e Polesine Camerini, ma anche nelle zone di Scardovari, Santa Giulia e Bacucco e nei comuni di Porto Tolle e Ariano nel Polesine. Le derivazioni di Corbola e Taglio di Po stanno funzionando regolarmente al massimo della portata concessa, pari rispettivamente a 0,5 e 3,5 m3/s.
Qualora la situazione inerente alla disponibilità idrica non dovesse presentare ulteriori criticità particolari, la prossima seduta dell’Osservatorio avrà luogo alla fine del mese di agosto. Tutti i dati analitici del Distretto sono visibili e consultabili sul portale istituzionale dell’ente al link: https://www.adbpo.it/osservatorio-permanente/.
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