Politica
1 Agosto 2025
Affissi tra Corso Martiri e lo scalone del Municipio, i cartelli degli Studenti Indipendenti denunciano l’uso politico dell'evento e chiedono trasparenza su ruolo e responsabilità istituzionali

“Unife all’oscuro e il sindaco tace”: Link torna all’attacco su Unifest

di Elena Coatti | 2 min

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“Con Azione Universitaria divertimento e propaganda hanno qualcosa in comune”, “I riflettori di Unifest li vogliamo puntati sulla verità” e ancora “Unifest: festa degli universitari o propaganda?”. Sono queste le scritte apparse giovedì 31 luglio in Corso Martiri della Libertà e dallo scalone del Municipio. Un’azione di protesta firmata dal collettivo universitario dell’Ateneo estense Link Ferrara – Studenti Indipendenti, che riaccende i riflettori sulla controversa partecipazione dell’associazione studentesca di destra all’evento Unifest, tenutosi lo scorso 20 giugno in piazza Ariostea.

Con una serie di manifesti e un lungo comunicato, Link accusa gli organizzatori e le istituzioni patrocinanti – Comune e Università di Ferrara – di aver permesso la strumentalizzazione politica di quello che avrebbe dovuto essere un semplice evento per gli studenti. Nel mirino, la presenza sul palco di rappresentanti di Azione Universitaria, la proiezione del logo del movimento sugli schermi, uno stand dedicato con gadget e giochi e una comunicazione social definita “ambigua” e “non trasparente”.

Ma è dallo scalone del Municipio che arrivano i messaggi più diretti, rivolti all’amministrazione e al Rettorato: “Destra universitaria sul palco di Unifest. Unife all’oscuro mentre il Sindaco tace. Azione e Giunta diano spiegazioni. Basta tergiversare, basta scuse! Le transenne di piazza Ariostea non hanno impedito ad Azione Universitaria di salire sul palco. Non è questione di egemonia, vogliamo solo chiarezza”.

Nel comunicato ufficiale, Link Ferrara ricostruisce l’accaduto partendo da quanto emerso nei giorni successivi all’evento, parlando apertamente di “strumentalizzazione politica” da parte della destra universitaria e di un utilizzo “opaco” del patrocinio concesso dall’Ateneo. L’associazione denuncia il silenzio delle istituzioni coinvolte e la mancanza di chiarimenti, chiedendo trasparenza sul coinvolgimento dell’Università e su eventuali responsabilità organizzative.

Sotto accusa anche i profili social legati all’evento, in particolare l’account @unifest_officialstaff, che secondo Link avrebbe promosso contenuti riconducibili ad Azione Universitaria pur presentandosi come “canale ufficiale” e utilizzando il logo dell’Università.

Il collettivo critica infine la risposta politica e mediatica ricevuta sinora, accusando Azione Universitaria di aver liquidato le perplessità sollevate con la retorica del “monopolio culturale della sinistra”: “Non si può rispondere alle critiche con slogan vuoti – scrive Link – e nemmeno combattere un presunto monopolio culturale con eventi svuotati di ogni contenuto realmente formativo”.

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