Comacchio. Arriva anche la risposta di Sandra Carli Ballola (La città futura-M5S) al sindaco Pierluigi Negri e all’assessore Cardi in merito al crollo del tetto dell’ex falegnameria della Manifattura dei Marinati a Comacchio.
“Rimaniamo sconcertati – dice – nell’apprendere che la responsabilità di ciò sarebbe da attribuire all’opposizione, in quanto nel maggio 2023 si sarebbe opposta al bando del Parco del Delta che avrebbe affidato la Manifattura dei Marinati tutta con una convenzione di durata molto lunga, 20 anni prorogabili di altri 10”.
Quindi spiega: “Con la nostra interrogazione dell’8 maggio 2023 avevamo eccepito che non comprendevamo come mai il Comune, proprietario del bene, non fosse coinvolto in prima persona nell’indizione del bando, né nella Commissione valutatrice tecnica, chiedevamo una presentazione in consiglio comunale e soprattutto la visione complessiva sul comparto vallivo, la pesca e la sua lavorazione, all’interno della quale andava pensato il ruolo della Manifattura dei Marinati”.
“L’amministrazione – aggiunge – ritirò il bando ma poteva procedere, come d’altronde fa abitualmente. Perché non lo fece? Evidentemente c’erano problemi e debolezze in quel bando, non per altro”.
Per Ballola sarebbe “forse il caso che ci si assuma le proprie responsabilità”.
“Mentre – conclude – non possiamo non ricordare gli altri palazzi storici che ora versano in condizioni terribili come il Palazzo delle saline, in indescrivibile stato, Casa Mema (la casa del partigiano Edgardo Fogli), Palazzo Patrignani, Sant’Agostino. E lo stato di abbandono delle valli su cui non c’è alcun pensiero”.
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