Era la fine del mese di gennaio quando, con molta sorpresa, il parroco della chiesa di “San Giacomo” si era accorto che quattro grondaie in rame, installate sull’immobile, erano state asportate da qualcuno nella notte. Senza perdersi d’animo, il sacerdote si era rivolto alla Stazione dei Carabinieri di Porotto presentando denuncia contro ignoti.
Una volta raccolti i dettagli, i militari si erano messi subito all’opera avviando le indagini. Gli accertamenti svolti, consistiti anche nella visione delle telecamere installate nei pressi della chiesa, avevano portato gli investigatori a risalire all’identità di un uomo, 39enne di origine straniera e residente in città. Lo stesso infatti, era stato immortalato dalle telecamere mentre si aggirava con fare sospetto nei pressi dell’immobile la sera stessa del furto.
Nella mattinata del 30 luglio, i militari hanno quindi eseguito presso l’abitazione dell’uomo e presso l’abitazione di una sua connazionale, proprietaria del mezzo utilizzato dall’uomo nel mese di gennaio per compiere il furto, una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura della Repubblica di Ferrara. Gli accertamenti condotti presso l’abitazione della donna hanno dato esito negativo, mentre le operazioni effettuate presso la residenza del 39enne hanno portato alla conferma dei sospetti degli investigatori. Nell’abitazione dell’uomo infatti, i militari hanno rinvenuto le grondaie trafugate a gennaio dalla chiesa di “San Giacomo”, strumenti da scasso e molto altro materiale. Nella sua disponibilità sono state rinvenute infatti grandi quantità di rame in diverse forme (trecce di cavi, ritagli e raccordi), una bilancia per pesare il materiale che gli veniva consegnato, nonché sette taniche di gasolio complete di tubo per il prelievo fraudolento del carburante.
Tutto il materiale è stato quindi sottoposto a sequestro. L’uomo è stato denunciato a piede libero per ricettazione e, unitamente alla connazionale, per furto in concorso.
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