Storia, cibo e natura all’oasi di Canneviè
Un weekend tra cultura, natura e gusto: il turismo ambientale è protagonista anche in estate a Pomposa e nel Delta del Po
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Ferrara si prepara a vivere un’estate straordinaria all’insegna della musica e delle emozioni con l’arrivo, per la prima volta in città, del celebre format internazionale Candlelight, ideato da Fever
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Pomposa. Oggi giovedì 31 luglio alle ore 21:15 presso lo splendido Parco S. Guido Abate dell’Abbazia di Pomposa a Codigoro, nell’ambito del XXV Emilia Romagna Festival, andrà in scena Un Ballo Liscio – Un viaggio attraverso un secolo di storia del ballo popolare italiano per eccellenza, un concerto ideato da Riccardo Tesi e Claudio Carboni, in cui un’orchestra multietnica, composta da alcuni dei musicisti più rappresentativi della scena etnica, classica e jazz, rivista le melodie e i ritmi che hanno fatto danzare intere generazioni di italiani. Prima del concerto, alle 18.00, per “L’incanto dei luoghi”, sempre nell’ambito del festival, sarà possibile effettuare una visita guidata all’Abbazia di Pomposa (prenotazione a ufficio IAT 0533 719110).
Liscio è sinonimo di ballo popolare, e designa un genere musicale che a tutt’oggi vanta un enorme diffusione sul tutto il territorio nazionale. A tale popolarità corrisponde però un’immagine riduttiva e stereotipata. Un’analisi più approfondita della sua storia ci pone invece di fronte ad un fenomeno ampio e articolato; infatti il liscio vanta tradizioni colte, nasce nell’800 sulla scia della scuola viennese di Johann Strauss, della grande moda di valzer, polka e mazurka che dominò in quel periodo il ballo in ambiente borghese, per poi scendere nelle classi popolari. Un’occasione per riscoprire il suggestivo impianto melodico, il virtuosismo strumentale, le affascinanti combinazioni timbriche e gli aspetti più celati e seducenti di un genere musicale immeritatamente sottostimato sarà il concerto Un Ballo Liscio – Un viaggio attraverso un secolo di storia del ballo popolare italiano per eccellenza, che percorrerà questa genealogia che dalla musica colta è arrivata a quella popolare, partendo dal suo capostipite, Carlo Brighi, violinista dapprima autodidatta, che suonò anche in orchestre di musica classica, venendo diretto anche da Arturo Toscanini. Alla fine il suo amore per il ballo e la musica popolare prevalse, portandolo a scegliere altri luoghi di ritrovo – luoghi da cui poi nasceranno le balere. Valzer, polke, mazurke: Brighi innestò la velocità e lo spirito popolare nel ramo classico, trascinando nelle danze quegli echi colti che riverberano ancora oggi, ideando lo stile e la struttura dell’orchestra di quello che poi sarebbe diventato noto come “ballo liscio”. Da lì si passa alle peculiarità del Concerto Cantoni, un’orchestra composta da una decina di elementi, esclusivamente fiati, per arrivare alle aperture jazzistiche di Gorni Kramer, fino ai celeberrimi brani di Secondo Casadei, violinista e compositore che portò il ballo liscio all’egemonia che oggi conosciamo. Già collaboratore di Brighi, lasciò la sua orchestra per continuare a sperimentare, portando innovazioni come batteria, banjo e sax. Autore del brano Romagna Mia, Casadei portò il liscio fino alla televisione, con la sua capacità di unire lo stile popolare e l’eleganza che lo contraddistingueva.
Il programma di “Un ballo liscio” è stato completamente ideato dall’organettista Riccardo Tesi e dal sassofonista Claudio Carboni. Tesi, vero maestro dell’organetto diatonico – antenato della fisarmonica – è uno dei cuori da cui ancora palpita il folklore italiano, la musica popolare e la sua vocazione sperimentale e colta, lungo una carriera che ha percorso decenni della storia italiana. Claudio Carboni è invece un sassofonista versatile, capace di passare con eguale maestria dal jazz al liscio, molto apprezzato sul panorama nazionale e internazionale. Maurizio Geri, che già fa parte di un ensemble stabile insieme a Tesi e Carboni, sosterrà invece la parte di chitarra e voce. L’orchestra sarà composta da altri professionisti conclamati: Nico Gori al clarinetto; Roberto Bartoli al contrabbasso; Massimo Tagliata al pianoforte e alla fisarmonica, e Gianluca Nanni alle percussioni. A completare il tutto, un quartetto d’archi, per sostenere quella parte violinistica essenziale fin dalla nascita del liscio.
Ingresso gratuito fino a esaurimento posti.
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