Nel 2023 la provincia di Ferrara ha registrato un investimento complessivo di quasi 34 milioni di euro nel Servizio Idrico Integrato, con un aumento di circa 6 milioni rispetto all’anno precedente. Un dato che riflette l’impegno crescente delle istituzioni e dei gestori per migliorare acquedotti, fognature e impianti di depurazione sul territorio, in un’ottica di sostenibilità e modernizzazione delle infrastrutture.
I numeri, presentati ai sindaci del territorio nel corso del Consiglio Locale coordinato dal primo cittadino di Terre del Reno, Roberto Lodi, sono ora definitivi e consolidati. Dietro a questi risultati c’è un lavoro di squadra che coinvolge l’Agenzia Territoriale dell’Emilia-Romagna per i Servizi Idrici e Rifiuti (Atersir), i sindaci stessi, e i due principali gestori operativi: Hera Spa e Cadf Spa.
Hera, attiva nel capoluogo e nei comuni limitrofi, ha realizzato 75 interventi per oltre 18 milioni di euro, concentrati soprattutto sugli acquedotti (11,4 milioni), ma anche su depurazione (3,4 milioni), fognature (3,2 milioni) e acque bianche (233 mila euro). Cadf, responsabile del servizio nei comuni dell’Alto e Basso Ferrarese, ha portato avanti 39 interventi per un totale di oltre 15 milioni di euro, con una ripartizione che ha visto 8,4 milioni destinati agli acquedotti, 2,2 milioni alla depurazione e 4,6 milioni alle reti fognarie.
Questa strategia di investimento si traduce in una media di 99 euro spesi per ogni abitante della provincia, un valore che supera sensibilmente la media nazionale, attestata a 69 euro secondo la Relazione Arera 2023. Un dato che conferma Ferrara tra i territori più virtuosi nella programmazione e attuazione degli interventi idrici.
Anche a livello regionale l’Emilia-Romagna si distingue: nel 2023 sono stati investiti oltre 321 milioni di euro in opere del Servizio Idrico Integrato, distribuiti su 1.491 interventi. La parte più consistente ha riguardato gli acquedotti, con 197 milioni di euro, seguiti da fognature (quasi 66 milioni) e impianti di depurazione (oltre 53 milioni). Ulteriori risorse sono state impiegate per la gestione delle acque bianche e meteoriche e per progetti integrati.
L’obiettivo, come sottolineato da Atersir, resta quello di garantire un sistema idrico moderno, efficiente e sostenibile, riducendo le perdite e tutelando una risorsa fondamentale come l’acqua, riconosciuta dalla legge regionale come bene naturale e diritto umano universale.
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