Politica
28 Luglio 2025
I dem si schierano contro una decisione che "contraddice i principi fondanti dell’Unione europea, riduce la capacità di programmazione degli enti locali e marginalizza il ruolo delle Regioni"

Tagli Ue all’agricoltura. Minarelli (Pd): “Una scelta sbagliata”

di Redazione | 3 min

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Provincia. Approvato l’assestamento di bilancio

Conti in ordine della Provincia sotto il profilo degli equilibri contabili e del rispetto dei parametri di legge. A dirlo è la delibera del Consiglio provinciale che approva (con l’astensione dei consiglieri di minoranza Accorsi, Chiappini, Baldini e Fabbri) l’assestamento generale e la salvaguardia egli equilibri di bilancio 2025, con variazione al Documento unico di programmazione 2025 - 2027

Dazi, de Pascale: “Accordo asimmetrico e penalizzante”

"Dopo mesi di negoziati si è arrivati a un accordo asimmetrico e penalizzante che rischia di mettere in forte difficoltà la nostra economia. Siamo una delle regioni italiane che esportano di più e con il più alto export pro capite verso gli Usa". Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, all'annuncio dell'accordo sui dazi tra Usa ed Europa

“Non siamo contrari agli investimenti ma alle continue variazioni di bilancio”

"Non siamo contrari agli investimenti. Non siamo contrari al ricorso al debito. Non siamo contrari a finanziare il Teatro Comunale e anche le associazioni degli arcieri. Simo contrari alle continue variazioni di bilancio, anche molto consistenti, che avvengono con una successione preoccupante che ci fanno pensare che o le spese siano fuori controllo o non ci sia programmazione"

La proposta di Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) avanzata dalla Commissione europea rappresenta, secondo il Pd di Ferrara, “un passo indietro nella costruzione di una politica agricola e di coesione realmente europea”. L’ipotesi di accorpare in un fondo unico le risorse destinate alla Pac, ai fondi strutturali, alla pesca e alle politiche sociali, accompagnata da un taglio significativo – stimato fino al 20% – delle risorse agricole, rischierebbe di compromettere la tenuta e la crescita dei territori.

“Una scelta sbagliata e miope – commenta Minarelli – che contraddice i principi fondanti dell’Unione europea, riduce la capacità di programmazione degli enti locali e marginalizza il ruolo delle Regioni, a favore di una gestione che ri-nazionalizza le risorse agli Stati membri. Le ricadute che questa proposta può avere sul nostro territorio sono preoccupanti, dove l’agricoltura rappresenta un asse portante
dell’economia e della coesione sociale. Il venir meno del secondo pilastro della PAC – dedicato allo sviluppo rurale – metterebbe a rischio investimenti fondamentali per l’innovazione, il ricambio generazionale, la sostenibilità ambientale e la competitività delle imprese agricole. I nostri agricoltori, così come i nostri pescatori e le amministrazioni locali hanno dimostrato in questi anni di saper coniugare produttività e tutela dell’ambiente, contribuendo concretamente alla transizione ecologica. È quindi sbagliato e ingiusto trattare il mondo agricolo come un colpevole da sanzionare o penalizzare. Al contrario devono essere considerati protagonisti attivi del cambiamento, capaci di custodire il territorio e valorizzarlo. Per questi motivi chiediamo che venga rivista la proposta di Bilancio UE.”

I dem fanno anche notare che la riorganizzazione dei fondi in un’unica voce di bilancio aumenterebbe inoltre la complessità burocratica, rallentando l’accesso alle risorse da parte di aziende e amministrazioni. “Invece di semplificare – spiegano -, si rischia di creare nuovi ostacoli alla realizzazione di progetti che, proprio grazie alla PAC, hanno generato sviluppo, occupazione e qualità nei territori agricoli europei. In questo contesto, è necessario che il confronto istituzionale tra Parlamento, Consiglio e Commissione europea porti a una revisione profonda della proposta, per restituire alla Politica Agricola Comune una visione strategica e un ruolo centrale nelle politiche europee”.

“Le comunità rurali – aggiungono -, le imprese agricole e gli enti locali devono continuare ad avere strumenti adeguati per affrontare le sfide economiche, ambientali e sociali dei prossimi anni. Non intendiamo girarci dall’altra parte come stanno facendo altre forze politiche, al contrario saremo al fianco di territori e agricoltori e daremo battaglia.”

Il Partito Democratico a tutti i livelli, dal Parlamento europeo fino ai comuni della Provincia di Ferrara, conferma il proprio impegno a fianco del mondo agricolo e delle istituzioni territoriali, presentando documenti che impegnino le istituzioni italiane promuovere una politica europea che valorizzi le aree rurali come motore di sviluppo sostenibile, sicurezza e sovranità alimentare dell’Unione europea.

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