Eventi e cultura
29 Luglio 2025
Le fotografie dell’artista in mostra all’Hotel Annunziata per Frameflow: un viaggio visivo tra i “non luoghi” del mare Adriatico, tra arte, identità e immaginazione

“Greetings From 44,52767° N – 12,28080° E”: il paesaggio universale di Paolo Bernabini

di Redazione | 1 min

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Apre il 1° agosto la nuova esposizione digitale di Paolo Bernabini all’interno del progetto Frameflow promosso dall’Hotel Annunziata. Intitolata “Greetings From 44,52767° N – 12,28080° E”, la mostra sarà visibile fino al 31 agosto attraverso una proiezione immersiva e cadenziata ogni ora, dalle 7 alle 23, nella hall e nella library room dell’hotel.

Curata nella selezione delle immagini da Margherita Franzoni, l’esposizione si muove lungo un filo concettuale che sfida la percezione tradizionale del paesaggio. Le fotografie di Bernabini si ispirano al concetto di “non-luogo” teorizzato da Marc Augé: spazi privi di identità, relazioni o storia riconoscibile, fruiti collettivamente ma non appartenenti a nessuno.

In questo caso, il “non-luogo” è il mare Adriatico, rappresentato senza quegli elementi fortemente identificativi – come lidi affollati o scorci architettonici familiari – che normalmente ci ancorano a una geografia. Il risultato è un paesaggio sospeso, senza tempo né appartenenza, che potrebbe essere ovunque e ovunque è già stato. Una costa vista con occhi diversi: non festosa né turistica, ma intima, rarefatta, quasi meditativa.

“La scrittura può inventare paesaggi. La fotografia, invece, viene spesso considerata una riproduzione fedele del reale. Ma se priviamo l’immagine degli elementi riconoscibili, cosa resta? Resta un luogo che potrebbe essere ovunque, e quindi di tutti,” spiega Bernabini nel presentare il senso del suo lavoro.

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