Comacchio. Le organizzazioni sindacali Csa Ral e Cisl Funzione Pubblica Ferrara hanno annunciato, con decorrenza immediata dal 26 luglio, la riattivazione dello stato di agitazione del personale della Polizia Locale di Comacchio, motivando la decisione con “il mancato rispetto degli impegni assunti dall’Amministrazione comunale”, “le gravi condizioni organizzative” in cui operano gli agenti, e “la sistematica violazione delle corrette relazioni sindacali”.
Il provvedimento arriva a pochi giorni dalla sospensione dell’agitazione avvenuta il 18 luglio, sospensione che – secondo quanto dichiarato – mirava a “costruire un dialogo serio e verificare atti concreti”. Invece, sottolineano i sindacati, “non solo non è accaduto nulla: si sono moltiplicati i comportamenti unilaterali e irrispettosi, lasciando gli operatori da soli in contesti ad alto rischio”.
Nel comunicato diffuso alla stampa, Csa Ral e Cisl Fp evidenziano gravi violazioni organizzative e normative, tra cui: turni serali protratti oltre le 2:30 di notte, come accaduto il 19, 20 e 26 luglio, “in assenza di contrattazione decentrata e senza un fondo salario accessorio formalmente costituito”; impiego solitario di un agente per il controllo mercatale e le rimozioni, sabato 26 luglio, “in totale isolamento e senza supporto operativo”; uso improprio della flessibilità oraria, che consente modifiche ai turni “senza progettualità contrattata e condivisa”.
Oriana Pelosi, dirigente Cisl Fp Ferrara, denuncia: “Ci viene chiesta professionalità, presenza nei contesti della sicurezza urbana, collaborazione con le forze dell’ordine. Ma poi si ignora totalmente il tema della sicurezza degli operatori e della sostenibilità organizzativa dei servizi. Non può funzionare così”.
Secondo quanto riportato, l’Amministrazione comunale avrebbe inoltre anticipato scelte organizzative senza alcun confronto preventivo, nonostante una convocazione della delegazione trattante prevista per il 31 luglio. Un comportamento che i sindacati definiscono di “assoluto disprezzo nei confronti delle relazioni sindacali”.
Il clima di fiducia è ormai compromesso: “La misura è colma”, ha dichiarato Ugo Massimiliano Finessi, Rsu Csa Ral, dando voce al malcontento degli operatori, che già nell’assemblea del 22 luglio avevano conferito mandato per la riattivazione immediata dell’agitazione in caso di nuove inadempienze.
Il caso di Comacchio si inserisce in una crisi più ampia che riguarda la Polizia Locale in tutta la provincia di Ferrara. Anche i comandi di Ferrara e Codigoro si trovano in stato di agitazione, segno – sottolineano i sindacati – di una situazione sistemica, ignorata a livello politico e istituzionale.
Nel frattempo, è stata trasmessa alla Prefettura di Ferrara la richiesta formale di attivazione urgente di una nuova procedura di raffreddamento e conciliazione, nella consapevolezza che “la situazione non è più sostenibile”.
La sicurezza urbana, concludono i rappresentanti sindacali, “non si fa a costo zero, e non può gravare interamente sulle spalle dei singoli agenti”.
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