Attualità
27 Luglio 2025
Turni estenuanti, personale ridotto, Oss e infermieri esausti: il sindacato lancia l’allarme e chiede interventi strutturali urgenti per salvare il sistema sanitario pubblico

“Sanità al collasso: siamo al capolinea”, la denuncia della Fials Ferrara

di Redazione | 2 min

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Siamo al capolinea”: con questa frase forte la Fials di Ferrara denuncia una situazione definita come ormai insostenibile nei reparti ospedalieri e nei servizi territoriali dell’Azienda Usl e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria. Un grido d’allarme indirizzato alle istituzioni regionali e locali, che evidenzierebbe una sanità al collasso, soprattutto con l’avvio del periodo estivo.

Il sindacato accusa apertamente le direzioni aziendali di ricorrere sistematicamente a “prolungamenti di orario e doppi turni” per coprire i turni vacanti, in un contesto in cui “gli strumenti aziendali per far fronte alle carenze di organico stanno mostrando i propri limiti”. Le reperibilità e le prestazioni aggiuntive non bastano più: “La ricerca di aiuto cade sempre più frequentemente nel vuoto”.

Particolarmente drammatica la situazione segnalata presso l’Osco di Copparo, dove restano in servizio soltanto 4 Oss su 8, costretti a turni massacranti per sopperire a ferie e malattie brevi dei colleghi. “Si mette chi è già lì, poco importa se sulle spalle hanno già accumulato ore e ore di fatica e stress”, scrive Fials.

Il personale è stremato, spesso in età avanzata: “Se non fosse per la divisa diventerebbe difficile distinguerli dai pazienti di cui si prendono cura”. Le assenze aumentano, così come le richieste di esonero dai turni notturni e di visite mediche per patologie professionali, mentre il piano assunzionale viene definito “avaro” e “numericamente inadeguato”.

Il sindacato ribadisce la necessità di assunzioni rapide, adeguamento degli organici, miglioramento delle dotazioni strutturali, e riconoscimento economico del disagio lavorativo, chiedendo un’azione concreta e multidimensionale per rilanciare la sanità pubblica.

“Serve un segnale credibile, concreto che arrivi forte e chiaro ai professionisti in trincea, vero motore del Ssn”, conclude la nota firmata dalla segretaria generale territoriale Mirella Boschetti. “I pazienti hanno diritto a ricevere un’assistenza dignitosa… e i professionisti a prestare servizio in ambienti improntati al benessere organizzativo e non produttori di stress e alienazione”.

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