Un’estate difficile, un clima pesante – e non solo per il caldo. Alla Rsa Santa Chiara la situazione ha ormai superato la soglia critica. A lanciare l’allarme sono Cisl Fp e Fp Cgil, che da settimane denunciano condizioni di lavoro sempre più insostenibili: “Nel solo mese di luglio – sottolinea Fabio Campagna, segretario Fp Cgil – abbiamo registrato quattro dimissioni in tronco tra il personale. Il segnale è chiaro: la struttura è al collasso”.
Operatori socio-sanitari e infermieri sarebbero costretti a coprire più reparti e turni prolungati, “spesso in solitudine e senza alcun margine di recupero”, lamentano i sindacati. “La carenza cronica di personale si è trasformata in un’emergenza strutturale – dichiara Oriana Pelosi, segretaria Cisl Fp – e gli effetti sono evidenti: stanchezza fisica, disagio psicologico e un rischio crescente per la sicurezza di lavoratori e ospiti”.
I sindacati spiegano di aver già chiesto ripetutamente un confronto alla direzione della Rsa, partecipando a diversi tavoli sul tema. Ma nessuna delle criticità sollevate ha ricevuto risposta concreta. “Non possiamo più accettare il silenzio – aggiunge Pelosi – servono risorse e interventi, subito”.
Alle difficoltà organizzative si sommano condizioni ambientali gravissime. La struttura non è dotata di un sistema di climatizzazione uniforme ed efficiente: “i ventilatori presenti nei corridoi sono obsoleti, gli impianti vecchi non riescono a garantire temperature adeguate, soprattutto negli spazi comuni – affermano Cisl Fp e Fp Cgil –. Il caldo soffocante peggiora una situazione già critica e rischia di mettere a repentaglio anche la salute degli ospiti, nonostante nelle sale operative la temperatura sia ancora sotto controllo”.
Di qui l’appello: “Non si può più perdere tempo. Se non arriveranno risposte nei prossimi giorni, valuteremo tutte le azioni sindacali e istituzionali per tutelare il personale e garantire condizioni di lavoro dignitose”.
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