Dovendo svolgere una commissione che richiedeva dieci minuti di sosta ho parcheggiato in viale Cavour, vicino alle Poste centrali.
Recatomi al parcometro più vicino (N.6016) mi è stata richiesta la tariffa intera, cioè un euro e venti centesimi per un’ora. Incredibile!
Non bastava l’aumento del bollo auto e del ticket sui farmaci oltre che dell’addizionale comunale Irpef: a completare gli esborsi ci mancava anche l’assurdo aumento delle tariffe di parcheggio!
Al danno, poi, si è aggiunta la beffa. Avendo introdotto cinque monete da venti centesimi e due da dieci centesimi, il parcometro ha ripetutamente “sputato” le monete da dieci centesimi. Perché?
Nella speranza che un ausiliario del traffico non contestasse il mancato pagamento della sosta, mi sono recato in un bar per avere una moneta da venti centesimi, con la quale ho potuto finalmente pagare cinquanta minuti (oltre ai dieci che mi servivano) di inutile parcheggio
Non ho parole per protestare contro chi ha deciso gli aumenti e, per giunta, rende pure difficoltoso il pagamento. O meglio, una parola ce l’ho: vergognatevi!
Luigi Borghi