Dopo la richiesta di convocazione urgente della V commissione il presidente Luca Caprini (Alan Fabbri Sindaco) ha comunicato la convocazione per martedì 9 settembre alle ore 15.30. Una richiesta sollecitata il 3 luglio da tutta la minoranza consiliare e protocollata a prima firma del consigliere comunale Matteo Proto del Partito Democratico che nasceva dalla forte mobilitazione di famiglie e società sportive, preoccupate per i rincari previsti dalla delibera comunale sull’assegnazione degli spazi per la stagione 2025/26. Aumenti importanti che rischiano di colpire in particolare le fasce giovanili tra i 13 e i 16 anni e le attività agonistiche, complicando la sostenibilità delle attività sportive per moltissime associazioni del territorio.
“La risposta arrivata dal Comune non è sufficiente a garantire un intervento tempestivo”, commenta Proto. “Rinviare la discussione a settembre – prosegue -, quando gli effetti dei rincari saranno già operativi, significa non tenere conto dell’urgenza del problema e delle ricadute immediate sulle famiglie. Anche perché, nel deliberare tali aumenti, non si è nemmeno fatto riferimento a proiezioni degli effetti sui destinatari, cui solo ora si sta faticosamente lavorando in vista dei prossimi incontri (notizia appresa in seguito ad accesso agli atti)”.
Prossimi incontri che si terranno il 24 e il 30 luglio che, commenta Proto, “saranno focalizzati esclusivamente sull’assegnazione degli spazi”. Mancherebbe, dunque, un momento istituzionale dedicato al confronto con le associazioni e gli enti sportivi, sul reale impatto della delibera e sulle possibili misure correttive.
Il bando prevede l’assegnazione di 38 palestre, tra comunali e provinciali, scolastiche e non, per consentire di fatto lo svolgimento delle attività di circa 50 società sportive (per allenamenti, campionati, tornei, sessioni di formazione, ecc.).
“Poteva attivarsi – suggerisce il dem – la consulta comunale dello sport che avrebbe permesso, questa sì, il necessario confronto e ascolto. Confronto che, peraltro, viene negato nella commissione di settembre dove l’intervento degli interessati è stato escluso nonostante la nostra richiesta”.
“Il diritto allo sport – aggiunge – è costituzionalmente tutelato e va salvaguardato in modo concreto, non rinviato. Ribadiamo la necessità di una revisione parziale delle politiche tariffarie e di spesa, affinché lo sport giovanile non venga sacrificato per esigenze contabili”.
Nella polemica interviene anche l’assessore Francesco Carità, che parla di “terrorismo psicologico del tutto ingiustificato e strumentale”. Secondo lui l’Amministrazione comunale sta lavorando “per fare passi concreti in avanti, verso uno sport veramente più inclusivo e accessibile a tutti”.
E, in vista della commissione “voglio subito chiarire che i dati alla mano dimostrano che non c’è alcun ‘aumento’ in questi termini, ma semplicemente un adeguamento, dopo ben 17 anni in cui le tariffe erano rimaste invariate – dal 2008 a oggi”.
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