Ultimo appuntamento della seconda edizione del Festival letterario “Margine di Resistenza” quello di giovedì 24 luglio alle ore 21 al circolo Acli di Pontelagoscuro in Corso del Popolo 109.
A chiudere la rassegna organizzata dal Consorzio Eventi Editoriali in collaborazione con Fondazione L’Approdo e Acli sarà il libro in uscita in questi giorni “E fu la Festa” a cura di Sergio Gnudi. Quarant’anni fa per diciotto giorni, dal 29 agosto al 15 settembre 1985, si svolse un avvenimento che cambiò non solo la vita del Pci ferrarese ma anche la vita e la percezione che la città di Ferrara ha avuto negli anni successivi: nella zona del vecchio aeroporto militare fu proposta la Festa Nazionale de L’Unità. Un caso unico per una piccola città come Ferrara, eccettuata forse la Modena rossa di quegli anni. Quella fu una scommessa che tutti i ferraresi fecero per portare alla ribalta dell’Italia e non solo la città.
Il sottotitolo del libro è molto indicativo “Nel 1985 quarant’anni fa a Ferrara l’ultima grande Festa Nazionale de L’Unità: ricordi e immagini”.
“Nel 1985 – si legge nel comunicato dell’evento – la Festa fu dedicata al quarantesimo della Liberazione, questo libro vuole ricordare il quarantesimo di quell’avvenimento e l’ottantesimo della Liberazione. Le ricerche effettuate prima di incominciare a scrivere, a fare interviste a raccogliere testimonianze e fotografie emblematiche hanno evidenziato che è stato prodotto poco a tal riguardo: un libro essenzialmente di fotografie nel 1986 prodotto da Cirelli e Zanirato con foto di Zappaterra e una presenza in un libro fotografico relativo a tutte le Feste de L’Unità. Poco a nostro parere per ricordare un avvenimento così importante che portò nella città estense quasi tre milioni di visitatori.
“Fu Enrico Berlinguer, in occasione del comizio tenuto a Ferrara nel 1984, ad annunciare che la successiva Festa Nazionale dell’Unità – scrivono gli organizzatori – avrebbe avuto luogo a Ferrara. L’area dove si svolse fu urbanizzata in otto mesi. Al fine di “riempire” l’enorme spazio dell’aeroporto, i progettisti, l’architetto Arges Cirelli e il grafico Mario Zanirato, idearono il famoso arco di 28 torri colorate alte 15 metri ciascuna distanziate 40 metri l’una dall’altra, in mezzo a due file di stand che si fronteggiavano. Al centro un viale largo 80 metri e lungo più di un chilometro. Una installazione imponente. Ma quello che questo libro vuole raccontare è la grande importanza che quell’evento di 40 anni fa ebbe non solo per quel partito comunista italiano, non solo per gli iscritti o per i simpatizzanti, ma anche per tutti i ferraresi della città e della provincia.
“Non si tratta di un saggio storico – spiegano – e neppure di una saggio sociologico e tanto meno una evocazione prettamente partitica ma di una ricerca, attraverso le immagini di allora e le persone che vissero l’evento in prima persona, del nostro passato e della memoria che rimane indelebile”.
L’opera oltre al patrocinio della Fondazione L’Approdo ha ottenuto anche il patrocinio dell’Associazione Berlinguer di Roma. Il presidente dell’associazione Ugo Sposetti ne ha scritto l’introduzione e sarà presente nel locali dell’Acli di Pontelagoscuro a parlarne con Sergio Gnudi.
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