Comacchio. Gli ultimi interventi di restauro, precedenti all’attuale, risalivano al 1984. Nel 2022, con l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Pierluigi Negri, sono stati programmati i lavori per il restauro dell’organo da 1500 canne Traeri-Grigolli della Basilica Concattedrale di Comacchio, partiti nel 2023 e che si sono completati qualche giorno prima dell’inaugurazione, in programma per domenica 20 luglio, alle ore 21.
Domenica sera si svolgerà la cerimonia per il ritrovato funzionamento di un organo realizzato nel 1728 da Giandomenico Traeri di Brescia per la Concattedrale di Comacchio, poi ampliato nell’Ottocento, da Ferdinando Montesanti di Mantova e Giuseppe Grigolli di Vicenza che, nel 1893, conferirà l’aspetto che oggi ha l’organo della Concattedrale di Comacchio. Il restauro, come da tradizione, per buona parte, è stato possibile grazie a un contributo del Comune di Comacchio (20mila Euro) e da un’ulteriore quota assegnata dalla Conferenza episcopale italiana (Cei).
Lavori realizzati dalla ditta specializzata in questo tipo di interventi Pierpaolo Bigi di Reggio-Emilia affinché restituiscano la potenza dei suoni originali dello strumento. La cerimonia di domenica 20 luglio si aprirà con l’intervento del parroco dell’Unità pastorale di Comacchio Don Guido Catozzi. Al suo intervento seguirà quello dell’arcivescovo di Ferrara-Comacchio, monsignor Giancarlo Perego e quello del sindaco Pierluigi Negri. Poi il discorso dell’assessore alla Cultura Emanuele Mari, dell’esperto e ordinario della cattedra d’organo del Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara maestro Wladimir Matesic, che ha dato un prezioso contributo per i lavori di restauro. Chiuderà gli interventi la ditta restauratrice Bigi.
Il concerto sarà tenuto da una figura di eccellenza nel campo della musica d’organo: si tratta del maestro Marco Ruggeri che avvierà i mantici del grande organo sulle note di una festosa opera di Claude Balbastre, importante organista francese del secondo Settecento. Alla cerimonia sarà presente anche l’organista della Basilica Concattedrale Giuseppe Guidi.
Le 1500 canne dell’organo della Concattedrale di Comacchio sono realizzate in lega metallica, legno e stagno. Il forte accumulo di polvere e la presenza di insetti lignivori minavano le condizioni di conservazione. E’ stata effettuata, quindi, una pulitura generale di tutto l’organo e delle sue strutture interne, cui è seguito un trattamento antitarlo per le zone intaccate dagli insetti lignivori. La pulitura e il restauro delle canne metalliche hanno permesso di ovviare a vari inconvenienti e deformazioni avvenute nel tempo, specialmente per quelle più grandi.
La completa revisione e regolazione della meccanica ha inoltre consentito di riportare il prezioso manufatto alle sue migliori condizioni di funzionamento. Una volta rimontate tutte le canne come d’origine, è stata verificata l’intonazione per l’accordatura finale, con recupero del temperamento già stabilito in precedenza. Viene restituito così alla comunità e naturalmente al culto uno strumento imponente, ricco di voci e con vicende organarie che abbracciano tre secoli di storia.
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