Volania. C’è un nome nel registro degli indagati per la tragica fine di Anamaria Galusca Kadar, la 44enne di nazionalità rumena morta schiacciata dalle ruote di un trattore agricolo, mentre stava lavorando in un terreno dell’azienda agricola Salvi Vivai a Volania, nel territorio comunale di Lagosanto.
Si tratta del delegato alla sicurezza della ditta, iscritto nelle carte dell’inchiesta come forma di garanzia per permettergli di partecipare agli accertamenti tecnici irripetibili che la Procura di Ferrara disporrà per far luce su quanto accaduto in quei tragici istanti in cui la lavoratrice ha perso la vita.
L’ipotesi di reato per cui adesso si procede è quella di omicidio colposo in (presunta) violazione delle norme antinfortunistiche.
La pm Barbara Cavallo – titolare del fascicolo di indagine aperto dagli uffici di via Mentessi – ha conferito nella mattinata di ieri (giovedì 18 luglio) l’incarico al medico legale Letizia Alfieri per lo svolgimento dell’autopsia e all’ingegnere Alfonso Micucci per l’esecuzione della consulenza cinematica.
L’indagato invece, assistito dall’avvocato Marco Linguerri, ha nominato il medico legale Lorenzo Marinelli e l’ingegnere Marco Rubin.
“Stiamo collaborando con la Procura – afferma Linguerri – nel ricostruire la dinamica di quanto accaduto, che non è facilmente spiegabile, perché stiamo parlando di una lavoratrice esperta. Contestualmente stiamo fornendo il supporto ai familiari della signora, che era ormai diventata una persona di famiglia”.
Secondo una prima ricostruzione, che però dovrà essere verificata dagli accertamenti disposti dalla Procura, la donna si trovava all’esterno del trattore quando avrebbe tentato di accenderlo. Per farlo, avrebbe girato la chiave nel quadro senza salire a bordo, probabilmente per azionare il meccanismo del carrello che il mezzo stava trainando. Tuttavia, sembra che non si sia accorta che il trattore aveva una marcia inserita. Una volta avviato il motore, il mezzo si sarebbe quindi mosso improvvisamente in avanti. Questo scatto improvviso l’avrebbe colpita e l’avrebbe fatta cadere a terra, facendola finire sotto le ruote posteriori, che l’hanno travolta e schiacciata, senza lasciarle possibilità di salvezza.
Erano intervenuti i sanitari del 118 con ambulanza e automedica insieme all’elisoccorso decollato dall’ospedale Maggiore di Bologna. Purtroppo però il personale medico non ha potuto fare altro che constatarne il decesso dovuto ai gravi traumi da schiacciamento riportati. Al lavoro anche i vigili del fuoco e i carabinieri di Lagosanto e Mesola. Con loro sul posto i tecnici dello Spisal dell’Ausl di Ferrara che – coordinati dalla Procura – avevano effettuato i rilievi necessari a ricostruire, insieme ai risultati degli accertamenti tecnici irripetibili, la dinamica dell’infortunio mortale in cui ha perso la vita l’operaia 44enne.
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