“Quali progettazioni si stiano mettendo in campo per identificare una sede definitiva per la scuola Cpia?”
È la domanda che si pone il Marzia Marchi in un’interrogazione presentata all’amministrazione di Ferrara precisando che “con l’imminente avvio dell’anno scolastico 2025-26, affronterà il terzo anno scolastico senza una propria sede, a dispetto di quanto avviene per tutti gli altri istituti scolastici statali”.
Dal 23 luglio del 2024 la scuola utilizza gli spazi del seminario arcivescovile e, precisa sempre Marchi, dal primo settembre inizierà il secondo anno previsto come da contratto di locazione. “La Curia – scrive – ha già avuto modo di confermare che la disponibilità del seminario scadrà al termine dei due anni concordati”.
Inoltre “per il secondo anno scolastico il Cpia si avvia a dover ridurre le iscrizioni stante il numero limitato di persone che la struttura può contenere”. Lo scorso 27 giungo, fa sapere Marchi, “il Collegio Docenti ha dovuto approvare una limitazione delle sessioni di esame di lingua italiana che vengono somministrate, in convenzione con l’Università di Perugia, a causa delle difficoltà nel reperire gli spazi”.
Una soluzione prospettata dalla consigliera è quella della sede che attualmente ospita il Centro per l’Impiego in via IV Novembre visto lo spostamento “imminente” di quest’ultimo verso la nuova sede di via Cassoli. “Da interlocuzioni avvenute con i dirigenti che si sono avvicendati al Cpia – spiega la pentastellata – la sede di viale IV Novembre era stata inserita tra quelle possibili una volta avvenuto il trasferimento del Centro per l’Impiego”.
Al momento però “non è indicata una sede scolastica definitiva per il Cpia che ne ha diritto in quanto scuola pubblica facente parte dell’ordinamento statale”.
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