Leggo che Pd e associazioni varie chiedono a chi cavalcò il “caso Bibbiano” di chiedere scusa.
A parte il fatto che non siamo di fronte a una sentenza definitiva, che alcune condanne ci sono state e altre sono state evitate per prescrizione o per l’avvenuta soppressione del reato di abuso di ufficio, credo che gli esponenti del Pd debbano rivolgersi soprattutto ai loro alleati pentastellati.
Fu infatti Di Maio, in primis, a coniare l’espressione “partito di Bibbiano”, utilizzata poi anche dalla destra.
E Di Maio non parlò a titolo personale, ma quale “capo politico” dei pentastellati!
Bruno Cavalieri
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